Guazzaloca/Marraffa/Guerri/Brzytwa – From The Tale Of Pigling Bland (Setola Di Maiale, 2010)

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Se masticate un po' di improvvisazione non penso di dover aggiungere nulla, se non che qui si tratta dell'impro che conta. Guazzaloca (ma forse l'intero giro della scuola di musica popolare Ivan Illjich) negli ultimi due anni non ha fatto prigionieri e ha riportato il jazz, l'improvvisazione e la musica più o meno colta in quelle acque burrascose dove i nomi grossi non vogliono navigare più, vuoi per ragioni di portafoglio, vuoi per paura del naufragio.
Guerri e Guazzaloca usano le corde dei loro strumenti per creare la tela su cui la Brzytwa e Marraffa si muovono come ragni minacciosi, senza far troppo ricorso al volume; infatti se altrove Marraffa si lascia andare a un approccio molto muscolare, in quest'occasione si diverte a giocare con l'ascoltatore, che rimane impigliato nella tela: gli si muove intorno e addosso, prendendosi tutto il tempo che serve senza mai insistere in un attacco frontale. La registrazione, che risale al dicembre 2008, è asciutta e rigorosamente live senza overdubs, valorizzando così certi passaggi d'insieme grandiosi, soprattutto quando la Brzytwa (ottima flautista) si abbandona ad usare la voce in modo a tratti lirico a tratti alla Meredith Monk in piena crisi isterica (e che tono!). Talvolta ricompaiono ombre di jazz e di musica classica e forse non potrebbe essere diversamente: si tratta di passaggi di un album che raccoglie per lo più tracce di improvvisazione acustica eseguita ad alto livello e senza mai tradire i canoni della gusto, dello stile e della sobrietà. Qualcuno forse rimarrà interdetto pensando che un disco che contiene interi passaggi urlati (non solo dalla voce) venga definito sobrio, ma lo è, proprio come lo è il rugby di livello, lontano dal sembrare una rissa non regolamentata e dove codici scritti e non, si intrecciano simultaneamente guidando le diverse fasi del gioco.