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Pinback – Autumn Of The Seraphs (Touch & Go, 2007)

I Pinback potremmo tranquillamente definirli un "superduo" risultato dell'unione creativia di Rob Crow (ex Heavy Vegetable, Thingy, Optiganally Yours, collaboratore dei Team Sleep nonchè apprezzato solista) ed Armistead Burwell Smith IV, già bassista dei leggendari Three Mile Pilot. I due ragazzi di San Diego, accompagnati da una serie di turnisti, registrano assieme da una decina d'anni, arrivando a pubblicare quattro album piuttosto apprezzati nel circuito universitario americano, di cui questo Autumn Of The Seraphs non è che l'ultimo della serie. Denso di piccoli acquerelli squadrati e meticolosamente strutturati, ma dotati di una spiccata sensibilità pop, il disco scorre armoniosamente, a partire dall'iniziale From Nothing To Nowhere, accelerata pièce chitarristica in cui, fin da subito, si nota una maggiore cura del suono rispetto agli esordi come "bedroom band", comunque Pinback fino al midollo impregnata com'è dei cori dei due leader che si incastrano, si confondono, si alternano alle parti strumentali quasi "math" del grupp.

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Davide Tidoni – I Noitasi Inoi (Trovarobato, 2008)

Conoscevo la Trovarobato come un'etichetta che si dedicava in prevalenza a musica ascoltabile se non quasi pop, ed invece a quanto pare in tempi caotici, in tempi in cui "gli omini no so' più omini e le donne no so ppiù donne" bisogna esser pronti ad aspettarsi di tutto. Qualcuno dell'etichetta mi aveva contattato dicendomi che si trattava di un disco non troppo distante da gente come Punck o i Logoplasm ed è vero! Diciamo che a quanto percepisco si tratta di live rercording neppure troppo lavorate (al più ripulite nel suono, ma non ne sarei comunque sicuro), studiate in modo da sfruttare il silenzio ed il panpottaggio. A quel che leggo si tratta di tutto fuorché di un cretino che si è improvvisato a fare questa roba, anzi, visto che il concetto che sta dietro al disco ed al suo ascolto è piuttosto complicato, vi invito ad andarlo a leggere nel booklet del disco o sul suo sito (http://www.davidetidoni.name).

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Joan Of Arc – Boo! Human (Polyvinyl, 2008)

Ricca ospitata per il nuovo Joan Of Arc (Iron And Wine, Wilco e Bonnie Prince Billy tra gli altri), tanto che ogni brano sembra un po' un mondo a sé; a volte le uscite sotto questo moniker o altri collegati sono così frequenti che risulta difficile seguirne le tracce. Fatto sta che in questi anni i fratelli Kinsella hanno dato luce, quasi sottovoce, ad una diramazione di band dalle quali oggi è difficile prescindere. Joan Of Arc è uno dei progetti più prolifici del trentaquattrenne Tim Kinsella, nato dalle ceneri di Cap 'N Jazz insieme con il chitarrista Van Bohlen poi approdato nei Promise Ring e, successivamente, nei Maritime.

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