Bachi Da Pietra – Non Io (Wallace, 2007)

Se Bruno Dorella fosse nato a Chicago, ora sarebbe sulla copertina di The Wire, abbracciato a Nick Horby, in posa entrambi mentre bevono Guinness direttamente dalla spillatrice. Se Giovanni Succi fosse nato a Tribeca, certamente avrebbe preso il posto degli Yo La Tengo nella colonna sonora di ShortBus, recitando poi poesie con Justin Bond nello stesso scellerato club. Ma ogni scarafone è bello a mamma sua: difendiamo la paternità della nostra musica e della nostra terra! Che poi, con tutto il retorico campanilismo delle altre recensioni, ci mancherebbe solo auspicassi la fuga di cervelli dei due artisti. I Bachi Da Pietra in questo lavoro amalgamano elegantemente le rispettive esperienze di Ronin e Madrigali Madri e, sebbene le musiche siano tutte firmate da Succi, si avverte appieno quel mood rarefatto, ma scabroso degli ultimi dischi di Mr. Bar La Muerte. I testi, profeticamente sussurrati, talvolta al limite dell'intelleggibile, sono sinistri ed inquietanti. Un disco stiloso. Consigliato a chi crede che il teatro d’esportazione sia quello di Emma Dante, a chi tifa Cagliari e a chi preferisce stare in ozio piuttosto che perdersi nello spazio.