Putiferio: no fun no core no mosh no trend!

In un mondo ideale non dovrebbe essere necessario spiegare chi sono i Putiferio. In un mondo ideale chi scrive, inoltre, sarebbe pure capace di buttare giù un’introduzione decente a questa intervista. Nella realtà invece tocca scontrarsi con i propri limiti di scribacchino nel tentativo di spiegare chi sono i quattro improbabili personaggi nella foto qui a fianco. Autori nel 2008 di un disco, Ate Ate Ate su Robotradio, saturo di noise e hardcore inclassificabile e deforme, Mirco, Walter, Panda e Mazinga (quest’ultimo, batterista, degnissimo sostituto di Giulio Favero, già One Dimensional Man e Teatro Degli Orrori) sono, a parere di chi scrive, una degli migliori realtà in ambito noise, e non solo, che ci è capitato di ascoltare negli ultimi anni.

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Appleyard College – Look at Me (Cold Current, 2007)

Tanto per cominciare, parlando di nuove "indie che crescono" direi che la Cold Current per gusto, eterogenia e fegato si meriti un posto al sole, un po' perché sta mantenendo un profilo decisamente alto e poi anche per la politica editoriale che in una palude di staticità e di nicchie chiuse come "casa (cosa?) nostra" ha del commovente. Pensate a Macelleria Mobile Di Mezzanotte, Vanessa Van Basten, Maurizio Bianchi + Telepherique e questo Appleyard College, se non si può parlare di 360° poco ci manca.

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