Vortice Di Nulla – I’m With Tortillas, Throwing Stones In The Water (Trazeroeuno, 2008)

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Il post-rock strumentale (molto approssimativamente: quello d’impronta più psichedelica che math… diciamo tutto quello post-Come On Die Young) ha nel suo piccolo (stiamo pur sempre parlando di "musica per ascensori" di palazzi occupati esclusivamente da indierockers romanticoni) qualcosa di autenticamente eroico, nel suo ostinato disperato lanciare il guanto della sfida alla noia… Dunque. Iniziamo dalla fine, che così ci togliamo il (brutto) pensiero: l’ultimo pezzo di questo I’m With Tortillas… mette insieme esattamente tutto ciò che non vorresti mai più sentire in un disco di questo genere. Fondamentalmente, prolissi crescendo maldestramente struggenti e goffamente epici.
Ma, e qui sta la sorpresa, questo dei Vortice Di Nulla è in realtà un buon disco, per più di un motivo e per più d’un palato. Perché, preso nella sua interezza, riesce davvero ad arginare il tedio con interessanti accenni elettronici (si senta ad esempio l’incipit di Erwin Schrodinger, pezzo che però purtroppo cresce in puro stile Giardini Di Mirò), con un affatto scontato (buon) gusto per sonorità avventurose (sostanzialmente chitarroni sonici su ritmiche wave, e batterie pseudo-sintetiche '80 quanto basta) e soprattutto perché, tra le tipiche ascensioni e dilatazioni, si toglie per fortuna lo sfizio di stupire (all’improvviso, spunta una chitarra quasi framptoniana in Master Miyagi Vs Kobra Kai… oppure, a metà We Are The Sonic Death Monkey, fa capolino per poi subito eclissarsi una melodia Cure…).
Considerando che il disco è in realtà una ristampa di un demo del 2007, c’è di che ben sperare, per il prossimo futuro.