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Talibam!/Jealousy Party – Phonometak Series #5 (Phonometak/Wallace, 2008)

Continua inesorabile la serie di vinili marcati Soundmetak/Wallace; la collana solitamente mette insieme nomi conosciuti esteri e nostrani, vecchie glorie e nuovi purosangue, ad esempio Damo Suzuky, Zu, Mat Gustafson, Paolo Angeli, Iceburn. Questa volta è toccata a Talibam! e agli italianissimi Jealousy Party ed il matrimonio convoglia una coppia di caratteri diversi ma che si sposano bene sulle facce di un vinile: anche se diversa, di materia free si tratta comunque.

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Three Second Kiss – Long Distance (Africantape, 2008)

Formazione nuova, vita nuova, ma pur sempre vecchi Three Second Kiss, sia nel bene che nel male. Il gruppo non credo abbia bisogno di presentazioni ma se proprio servisse: partirei col dire che insieme agli Uzeda sono stati la punta dell'iceberg della stagione d'oro del post/math-rock italiano e per quel che mi riguarda c'è stato un tempo in cui se la sono giocata alla pari con parecchi americani famosi…anzi quello a dire il vero lo fanno ancora egregiamente, anche se con qualche riserva.

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Dead Elephant – Lowest Shared Descent (Donna Bavosa/Robotradio, 2008)

Nuovo disco per i Dead Elephant (solo di recente ho scoperto che devono aver fatto degli EP autoprodotti) e come accade spesso, doppia produzione, visto che simultaneamente il disco esce su Donna Bavosa e Robotradio. Inizierei subito col dire che per chi non li conoscesse gli "elefanti morti" fanno "roba pesante" con parecchie influenze di hardcore e metal evoluto che ha in Neurot, Hydrahead, Albini, e nel noise i suoi punti cardinali.

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Paolo Petralia Aka SOA Records

Chi è Paolo Petralia? Per chi non lo conosce un po' per età, un po' per fortuna, un po' perché non beve Jegermaister, il signor Petralia è l'uomo che ha stampato "pietre militari" del punk nazional popolare come Growing Concern e Concrete before: "quest'anno ho deciso che piacciono i Concrete pure a me perché in giro butta così". E' l'uomo che si è inventato i Comrades ed i Colonna Infame Skinehead, ma soprattutto è il papa nero che muove i fili della SOA records (www.soarecords.it). Come avrete modo di leggere nell'intervista miei cari drughi si tratta di un uomo di quelli "che non ce ne sono più" e dopo la recente dipartita del barone Liedholm e di Biagi è una delle poche solide certezze rimaste oltre al fatto che Elvis è vivo. C'è chi pensa che sia coerente fino all'anacronismo, c'è chi pensa che sia anacronistico ed irritante, c'è chi pensa che sia una gran testa di cazzo e c'è chi lo conosce semplicemente tramite uno dei pochi blog che valga la pena di essere letto (soarecords.splinder.com)… e "c'è chi dice no", ma a quanto pare lo dice pure lui a Vasco, quindi non fatevi illusioni in merito ad una svolta pop. Difficile inquadrare bene questo indomito "vegan-oi-straight-edge-aggro-grind-crust-metal-punk", però bastino le parole con cui un vetusto punk nordeuropeo l'estate scorsa menzionandolo esclamò senza indugi: "Petralia… what a hero!".

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