Lisa Lenkerfeldt – Shell Of A City (Room40, 2023)

Attorno a quanto cresciuto e costruito vi è suono. Per forza di cose è così, visti i mutamenti, gli interventi, le convivenze. Si fa, creando suono, rumore, eco. Lisa Lenkerfeldt sorveglia quanto succede, monitorando e manipolando arie e concrete, nel senso del cemento.
Shell of a City, semplicemente, risuona. Ma facendolo ci permette di entrare in un segmento, una galleria dove staticità, forza e corrente smettono di essere termini statici ma acquistano corpo, anima e vitalità. Vere e proprie folate di minimalismo cosmico, dove possiamo percepire note in libertà, particole di polvere e vento. A tratti questa sinfonia mi ricorda quanto udito in altro territorio da JAB, quel John Also Bennet alle prese con i suoi paesaggi in South Dakota. Ma probabilmente è inutile cercare paragoni, è inutile ad un certo punto anche scrivere di questi suoni, nastri per gente che, improvvisamente, si ferma in mezzo alla strada sentendo la giusta armonia fra i lavori in corso e delle campane. Quella gente però siamo noi, come cani da tartufo a cercare accrocchi di note in mezzo a lande di silenzio, capaci di commuoverci toccati da tanta grazia e bellezza.