Abu Nein – II (Progress Productions, 2023)

Malmö è sempre stata una città stranamente evocativa, anche se purtroppoi non ho ancora avuto il piacere di visitarla. Gli Abu Nein sono al secondo disco, a tre anni dal debutto Secular Psalms. II è la via perfetta per cercare un po’ di fresco dopo mesi di calura estiva, con la voce di Erica Li Lundqvist che si inerpica su salite gelide, ondeggiando e fremendo su beats, bave di synth e cori. Spesso il ritmo è tenuto direttamente dalle scudisciate come in Ways To Burn, brano dal quale è praticamente impossibile rimanere fermi. Il giusto equilibrio fra tormento e dancefloor, linee vocali assassine, poche parole ripetute allo spasimo, come costretti dentro ad un tunnell ad ascoltare per sempre lo stesso splendido brano, fino ad uscirne sudati e sfatti. È un disco senza luce naturale II, solo ed unicamente neon e strobo. Con Lock on Target sembriamo pronti ad entrare in un mondo angelico ma sappiamo che la corruzione e la lascivia sono ovunque. In ogni nota, in ogni sillaba, in ogni giro strumentale si sente un mondo pregno di oscurità, e pronto a conquistarvi. Provateli, resistere sarà molto difficile, credeteci. Facendo girare il disco più volte la dipendenza è automatica, non si resiste al ballo ed alle giuste mosse, assoggetati come siamo. Chiamatela sindrome di Malmö, portateci con voi e fate di noi ciò che volete.