Bluem – Nou (Peermusic, 2023)

Dopo l’epifania provata con il singolo Adele (impreziosito dalla presenza della violinista Adele Madau) ho dovuto far girare Nou più volte per entrare nel mondo di Bluem. Un mondo apparentemente leggero, che mi ha inizialmente destabilizzato. Poi, entrato nelle sue pieghe, iniziato a lasciarmi trascinare dai suoi ganci melodici, ne sono stato velocemente irretito. Colpisce con rifrazioni e rintocchi su tappeti urban mai scontati, con una voce personalissima. Le produzioni certosine si ricollegano ad atmosfere in bassa battuta, come se certi legami con Bristol fossero parte di una tavolozza che comprende aperture pop ed un’anagrafe vocale che suona freschissima. Ci sono moltissimi colori in Nou, sgargianti come il sole di Angel, terreni come in Adele, ma soprattutto c’è un impianto strumentale che, grazie all’Unione fra i diversi produttori (ARSSALENDO, Bawrut, Giumo, Luigi Visconti, Malakai e Rani, oltre alla stessa Bluem) e la voce di Chiara Floris creando un teatro semovente, intrigante ed inebriante. La sensazione è quella di essere fissati da Bluem in ogni istante, come vittime di una speziata cantante confidenziale. I ritmi si stringono e si dilatano,staccando con le linee, ora tronche, ora libere, delle canzoni, creano ambienti quasi acquatici, dove basta un piccolo sasso per scatenare cerchi ed onde, lasciandoci basiti di fronte a tanta trasversalità pop. Dopo Daniela Pes altre bellezze musicali sarde, che unite alla pubblicazione congiunta di Paolo Angeli ed IOSONOUNCANE dimostra come l’isola sia in una fase magica. Finché potremo ascoltare il risultato delle officiaziini di questi riti beh, i nostri chakra e le nostre orecchie ne godranno parecchio.