Mabe Fratti – Se Ve Desde Aquí (Tin Angel, 2022)

Mabe Fratti è una violoncellista guatemalteca, di stanza a Città del Messico.
Mabe Fratti canta, dando a quelli che a prima vista sembrano bradi e tenui esperimenti free una vis diretta, semplice e sincera.
Il suono d’insieme ci presenta un magma sonoro assolato ed assonnato, come se si agisse sulle ceneri di un’esplosione passata, dandocene una versione insieme intima e sfatta.
La voce di Mabe Fratti è dolce ed avvolgente e, come una calamita minuscola, è riuscita ad avvicinare a se poli della musica space e drone della metropoli, arricchendo quindi il suo operato con una suono glitch ed accorato. Da un certo punto di vista potrebbe essere un mix fra Niobe e Juana Molina per assonanza con i mondi sonori, vocali e linguistici, ma gli spunti sono tali da lasciare sorpresi ad ogni brano.
Il violoncello è parte ma non cardine, rimane strumento e non protagonista di quella che, a tutti gli effetti, è un’opera a tutti gli effetti vocale.
Lo spagnolo è una lingua che si adagia splendidamente su questi toni e permette all’insieme di un fascino arcaico, caldo e minuto. Le corde dello strumento poi vengono messe a dura prova, caricandole talvolta di sfrigolii che danno carattere ai brani, creando più liveli percettivi, come in Càda Musculo, vera e propria contrapposizione tra forza bruta e leggiadria. Nella chiusa le ombre sembrano avere maggiore intensità, i rientrano i fiati ma non sono più rantoli, bensì veri e propri squarci più strutturati che tormentano la normale chiosa. Qui il violoncello si erge quasi bestiale, nel brano più epico del disco. Si chiude tornando con i semplice candore della voce, quasi costellato da polvere di suono, squittii, pulviscoli stridori di corde e legni.
Facilmente tra i miei dischi dell’anno.
Ah…produce Tin Angel, casa già di Opal Onyx, Nicholas Krgovich, (r), Larsen, Arthur Russell, Little Annie, Peter Zummo…da leccarsi le dita dei baffi!