Clinton Jacobs e Danny Sein, da Cincinnati ma di base fissa ormai a Chicago, sono MR. PHYLZZZ. Rock’n’roll durissimo che picchia alla porte del noise mantenendo la propria orecchiabilità, sposata ad una pesantezza boogie dal rancido gusto sudista. In giro con gli amici Melvins di recente, sul palco devono essere ceffi da non sottovalutare: il loro Fat Chance, terzo album sulla nemerita Amphetamine Reptile, non cambierà di una virgola il destino del pianeta e forse nessuno il nostro. L’importante è che continuino a berciare cone quel cattivo gusto che a tratti travalica lo scempio ’80 come in Maybe, forte però di alcune linee vocali che urlano AIRPLAY!!! a gran voce, magari accanto a qualche bel lungocrinito. A tratti sembra di sentire i Beastie Boys costretti a vivere nel video di Sabotage per la vita intera con dei cani antidroga rabbiosi che si rivoltano contro le forze dell’ordine. Acidità ed una certa dose di acredina vengono fuori anche nella successiva Modern Life, per un impianto che non prevede sconti a nessuna ma fa passare un brutto quarto d’ora a buona parte del pubblico. Bassi grassi, voce inquietante, aspetto poco raccomandabile, l’eterna impressione di sentirsi una piccola pallina rimbalzata qua e la senza avere minimamente il controllo su quello che sta succedendo ed affogando quel poco di sanità che ci resta in sette minuti di un gorgo di saliscendi distorsivo spaziale.
Cose fatte con il cuore, organo pulsante ricoperto di sudore, grasso e scarto, proprio come la bella signora in copertina.
MR. PHYLZZZ – Fat Chance (Amphetamine Reptile, 2023)
