Tarentel - Ephemera (Temporary Residence, 2002)

Si può descrivere il suono di una band e per di più una grande band con una semplice operazione? No di certo, ma per cominciare può rendere molto bene l'idea: Tarentel = Mogwai + Godspeed You Black Emperor! + Pink Floyd. La freakedelia dei seventies rinasce nelle uscite Temporary Residence, una delle etichette migliori in questi anni, abilissima nel miscelare vecchie pulsioni con il "nuovo" post rock: mai fusione è stata più azzeccata che nel caso dei Tarentel. Il gusto pinkfloydiano della suite (alla Saurceful Of Secrets per intenderci...), abbinato ad un chitarrismo "post", il tutto in un suono limpidissimo, cristallino, praticamente estatico, ma mai barocco.
Il capolavoro della band è From Bone To Satellite, ma anche questa raccolta di singoli (il sottotitolo è Singles 99 - 2000) non scherza affatto; Tarentel hanno una discografia molto nutrita sulla media distanza: singoli, 10" e mini si sprecano, con questo CD c'è la possibilità di recuperare almeno parte dello sterminato materiale (sterminato soprattutto in termini di durata, perché in media i pezzi sono superiori ai dieci minuti...). Cinque brani di ottima qualità, consigliatissimi a chi, come il sottoscritto, è letteralmente impazzito per questa band; c'è pure una grafica superlativa, con foto stupende...

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