Mayday - Old Blood (Saddle Creek, 2002)

Il debutto dei Mayday di Ted Stevens vanta ospiti d'eccezione (Bright Eyes, Cursive, Azure Ray, ecc.) ma, se vogliamo, può essere visto come il naturale proseguimento dei troppo sottovalutati Lullaby For The Working Class. Il genere che propongono, un alt. country frizzante ed allo stesso tempo malinconico, caratterizzato da gustosissime partiture orchestrali, sognanti melodie e docissimi intrecci vocali (Captain), raramente riesce ad essere così evocativo, senza cadere nel "già sentito" e nell'ovvietà dei luoghi comuni. Non mi è chiaro se sia la sua band vera e propria o semplicemente un progetto parallelo, ma la qualità, l'accuratezza del prodotto (peccato solo che nel booklet non siano inclusi i testi) lo rendono una delle uscite più interessanti in tutto il panorama degli ultimi tempi.

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