The Lucksmiths - Where Were We? (Candle, 2002)
Darren Hanlon - Hello Stranger (Candle, 2002)
Golden Rough - Provenance (Candle, 2002)

La terra dei canguri e di Kylie Minogue, nonché di Art Of Fighting, Cat's Miaow e Sodastream, è anche la patria della Candle Records, che qualche anno fa guadagnò un po' di visibilità proprio con un EP di questi ultimi. I Lucksmiths sono la risposta australiana ai Belle & Sebastian: twee-pop influenzato tanto dagli scozzesini quanto da Heavenly e Go-Betweens e questo disco è una raccolta di singoli, EP e pezzi da compilation di questa più che prolifica band (sei album all'attivo). Where Were We? resta l'unica occasione per ascoltare su CD gioiellini come T-Shirt Wheater o Even Steven, scritta in collaborazione con i cuginetti, musicalmente parlando, Ladybug Transistor. Un disco umile, tenero e discreto, come sono loro stessi, del resto.
Avete presente quelle persone che una volta conosciute diventano i vostri migliori amici in pochissimo tempo, quasi fosse un colpo di fulmine? Ecco, con Hello Stranger di Darren Hanlon mi è successo così: non l'avevo mai sentito, né tantomeno ne avevo sentito parlare. La grafica del CD prometteva bene, la sua foto all'interno del booklet pure, un ragazzone con la camicia a quadretti e la faccia da buono, ma il contenuto del disco è pure meglio di quanto potessi aspettarmi. Non una canzone brutta, non una caduta di tono, dieci tracce fresche e frizzanti di indie-twee-power-pop senza pretese e senza strafare. Meravigliosa (direi una delle canzoni più belle dell'anno) Cast Of Thousands cantata dalla svedese Frida Eckland.
Morbido e pulito questo Provenance dei Golden Rough da Sydney. Chitarrine acustiche, canzoncine allegre ed allo stesso tempo malinconiche, leggere e spensierate, debitrici anche loro a qualche scozzese (Belle & Sebastian ma anche Teenage Fanclub) e alla tradizione country rock americana. Purtroppo non c'è un pezzo che resti particolarmente in testa né tantomeno che ti faccia muovere il piedino o ti faccia venire voglia di telefonare alla tua "personcina del cuore", ma nel complesso è un buon disco che supera ampiamente la sufficienza.



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