Books On Tape - Sings The Blues (Metamkine, 2004)

Per togliere gli indugi, qui di blues non c'è nemmeno l'ombra. Books On Tape è il nome dietro cui si nasconde il losangelino Todd Matthew Drootin che dice a chiare lettere, e ci dimostra con la sua musica, che per la propria elettronica sono confluite le anime di un indie rock tra Pixies, Sonic Youth, Pavement, The Fall e la verve strumentale elettro di Kid606 e del vate Aphex Twin, senza dimenticare Neptunes e Timbaland.
L'estro c'è, e si sente che le disparate influenze si incontrano in pezzi divertenti, senza strategie ma appunto seguendo gusti personali. Come un artista free jazz dietro le sue macchine combina i campioni con il vezzo di un ragazzino. Tutto è sbilenco e votato al groove. Emerge l'inventiva e la sua spontenaeità soprattutto nelle schegge più rockeggianti, o quelle che si trasformano in mantra ipnotici, nonostante i beat reiterati. Ogni traccia è diversa dall'altra, si può passare da un quasi punk a pezzi alla Amon Tobin, seguendo appunto l'impulso estemporaneo. Suoni già sentiti, alcuni brani che diventano un po' noiosetti, ma è talmente imbastardito che diventa simpatico, ruspante e giocoso.

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