With Love - Tuoni Fulmini E Saette (Heroine, 2004)

Disse Zeus. L'artpunk di questi trevigiani sconfina oggi in territori che, finalmente, sentiamo di apprezzare appieno anche noi poveri ignoranti indierockers. Nessuna sottintesa presa per il culo. Abbiamo iniziato a seguire i With Love da quando hanno mollato i lidi alla Locust in cui rischiavano di arenarsi e si sono riassestati intorno all'asse del rock più classico, tirato ma non iperveloce, pestato ma non metal, intellettuale ma non noioso.
La band ha prodotto nell'ultimo periodo tre split con Climatizado, HK e The Exelar i cui brani diventano i tuoni, i fulmini e le saette del titolo. I nervi scoperti e i mostri di Nico Vascellari prendono il sopravvento spesso sui muscoli del duo basso-batteria sulla cui schiena si regge l'intera baracca. Giovanni e soprattutto Nicolò alla batteria si superano nel fornire una rigida e precisa, se non a tratti devastante, struttura su cui si possono innestare le incredibili ondate di rumore digitale provenienti dalla chitarra martoriata di Giotto, espressione fin troppo intellettuale del cervello della band. Bush Is An Arab e Dear Mr.Ceiling sono inni al caos dove qui e là traspaiono gli antichi amori grind del gruppo, ma nel ricontestualizzati nell'attuale mood del gruppo. Gli spasmi di Nico esplodono nel finale "I'm not going to die" di Three Days Under The Ground che fa seguito all'accoppiata di ambient punk composta dalle strumentali A Day e Second Day, splendide. Una band che già gode di ampia visibilità nella nicchia hardcore non solo italiana, suscitando le più ovvie invidie, e che continua nel suo percorso personale di maturazione verso lidi sempre diversi.
Certo questo disco infastidisce molti perchè, messa da parte la frammentarietà, a dir il vero neanche eccessiva, dovuta alla sua natura di raccolta, non è più un disco di genere, grindcore o screamo che sia.
Questo disco ci lascia in eredità la foto di un gruppo che, se potesse godere della copertura stampa che gli spetta, potrebbe essere tranquillamente accostato ai mostri sacri del gotha indipendente italiano, gli intoccabili ex-Starfuckers per esempio.

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