Sonic Youth Recordings
Ha avuto fortuna la serie di EP pubblicati tra il 97 e il 98 per questa etichetta, utilizzata solo per questo progetto: i nostri hanno dimostrato che ancora una volta Sonic Youth è sinonimo di sperimentazione e discrete vendite, è impensabile infatti che qualcun'altro venda così tante copie di dischi così difficili.
Niente del periodo Geffen si avvicina a questi EP, l'album più vicino è Bad Moon Rising nelle sue parti più dilatate e "psichedeliche": ma andiamo per ordine. Come sempre, la prima impressione è data dall'estetica, tre cartoncini dalla struttura simile, ma di colori diversi: rosso e con titoli infrancese il primo, azzurro con titoli in olandese il secondo e nero con titoli in esperanto il terzo, in ognuno la scritta "prospettive musicali" sempre nelle diverse lingue; diverso il discorso per il quarto e conclusivo EP, che nelle anteprime aveva la stessa estetica ed era di colore verde, ma poi è uscito tutto argentato ed ha avuto una storia diversa dagli altri, con contenuti a mio parere non confrontabili con i tre precedenti. La discussione su quest'ultimo disco è sviluppata negli Approfondimenti.
Per quanto riguarda i contenuti, nelle due ore di musica complessive c'è essenzialmente sperimentazione freeform in stile Sonic Youth, composta da ululati di chitarre distorte, effetti di missaggio che ricordano l'EP Master Dik, ma soprattutto una buona dose di ispirazione che mantiene i contenuti ad alto livello; così è nelle prime due uscite, poichè nell'EP nero, forse per supplire la caduta di creatività si aggiunge ai nostri l'uomo ovunque di quest'anno: Jim O'Rourke. La sua presenza modifica la sostanza musicale del disco, con buoni esiti nei primi due brani, interessanti anche se estenuanti, caratteristica che permea anche la terza improvvisazione, mezz'ora (!) di suoni sconnessi che non hanno niente a che vedere con le progressioni sonore avvolgenti e sentite alle quali i primi due EP ci avevano abituato: il lato noioso della sperimentazione a tutti i costi ha colpito ancora. Nel complesso comunque la terza uscita è di buon livello e il giudizio complessivo su questi tre dischi è molto soddisfacente: anche se oramai non possono più fare finta di essere dei teenagers come facevano fino a pochi anni fa, i Sonic Youth stanno quantomeno invecchiando bene, non smettendo mai di mostrare i loro pregi e i loro difetti.
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