Skate & punk "He's the wizard on the wheels/like a modern gladiator ain't got no fears/so skate" "Used to be just like you and me Now he's an outcast of society/Beware he's possessed to skate!" Suicidal Tendencies, 1987 Cos'è lo skateboard? Per alcuni è uno sport, per altri è una perdita di tempo, per mia nonna era quella cosa che mi procurava (e che mi procura) i lividi e le abrasioni (quindi uno strumento del demonio), per gli sbirri e i vigili è un'acceleratore di andatura o un'arma impropria, per i pubblicitari moderni è "quel tocco di America che piace tanto ai giovani", per Avril Lavigne è un feticcio sessuale, per i pattinatori è un incubo, per me e per migliaia di ragazzi nel mondo è una delle poche cose che ci fa sentire liberi. E il punk? Beh il punk lo sappiamo tutti cos'è, il punk è uno sport professionistico per molti, per mia nonna è "dove vai con quei capelli" e qualche anno dopo "perchè non hai più i capelli", per gli sbirri... lasciamo stare, per i pubblicitari è la réclame della Renault Kangoo, per Avril Lavigne è un feticcio sessuale, per i pattinatori il punk sono i Linkin Park, per me è l'altra cosa che mi ha fatto sentire libero e vivo, e penso anche per molti altri ragazzi come me. ![]() Ok, queste sono esperienze personali, non ho la presunzione di dire che sia così per tutti, c'è gente che skeita che il punk non sa neanche cosa sia, ma per me è andata così; io Dead Kennedys, Nomeansno, Misfits, Metallica, Social Distortion, Fugazi, Bad Religion e compagnia bella li ho conosciuti tramite lo "spazio musicale" delle riviste e tramite i video di skate. Lo skate e il punk sono nati nello stesso periodo, alla fine degli anni settanta e si sono evoluti insieme. Da un passatempo per surfisti annoiati nelle giornate di calma piatta fino a diventare uno stile di vita, lo skate ha sempre avuto un'attitudine particolare. Una delle prime marche di tavole è stata la gloriosa Dog Town, di Jim "Red Dog" Muir. Vi dice niente il nome Muir? Esatto, trattasi del fratello di Mike Muir, voce dei Suicidal Tendencies, il gruppo di Venice Beach che tra l'altro incise un singolo che si intitolava proprio Possessed To Skate. Erano i tempi delle pool (le piscine), si era passati da poco dalle tavole Z-flex o Alva strette e piatte (credo siano state le prime due marche di skateboard in assoluto, in ogni caso tra i pionieri) a tavole più larghe e con il tail rialzato (per i profani, la "coda"). Tony Alva, fu il primo skater a uscire fuori da una pool e a rientare, inventando così il "frontside air", ma la svolta più radicale la diede sicuramente Allan Gelfland, ignorando che avrebbe rivoluzionato lo skateboard permettendo la nascita dello street skating. Sul finire degli anni settanta, Allan Gelfland inventò l'"Ollie" (dal suo soprannome), quella manovra che spingendo il tail verso il basso e raddrizzando la tavola con il piede anteriore permette di vincere la forza di gravità e saltare senza prendere la tavola con le mani, alla base dello street e non solo (infatti i primi ollie si eseguirono nelle pool). Gelfland fu uno dei primi skater che non proveniva dal surf. E mentre lo skate si evolveva e diventava una disciplina della strada, il punk, specialmente quello americano, grazie a gruppi come Dead Kennedys e Black Flag, cominciava a prendere una piega un po' meno autodistruttiva e un po' più seriamente politica (politica intesa come critica dell'esistente e delle istituzioni, non come appartenenza ai partiti), lontana anni luce dai deliri di anarchismo da boutique dei gruppi inglesi più famosi, cominciando a diventare punk-hardcore. Il connubio tra questo "sport" autodidatta e non organizzato e la musica semplice veloce e diretta e soprattutto D.I.Y. venne spontaneo. I gruppi suonavano negli skatepark e sfoggiavano vestiti e scarpe di marche da skate (Vision, Santa Cruz e Independent non penso che avessero i prezzi da via Montenapoleone che hanno oggi, almeno negli States...), e gli skaters spesso avevano magliette e adesivi di gruppi hc. Ma non solo, molti componenti di gruppi hc praticavano attivamente lo skate, e molti skater famosi suonavano in gruppi dello stesso tipo. Questo succedeva un po' in tutta l'America, non solo in ![]() Le tavole e le magliette di marche come Powell Peralta (oggi rimasta solo Powell), Santa Cruz, Vision, Toxic, Zorlac, Schmitt Stix, Gordon&Smith avevano grafiche facilmente accostabili al linguaggio delle copertine dei gruppi punk. Un'altro capitolo fondamentale della storia dello skateboarding è sicuramente rappresentato dai video. Lo skateboard si pratica, ma si guarda anche, per capire come si fa, ma anche solo per il gusto di vedere manovre incredibili. Dai tempi dei primi video della Santa Cruz, della Powell e della Bones Brigade (la "crew" della Powell appunto), è stato un continuo filmare e far uscire video in continuazione, fino ad oggi. Ogni anno ogni company in media fa uscire un video nuovo in cui presenta il suo team di skaters, senza contare i video magazine come 411 V.M., vere e proprie "riviste video". Ogni video che esce è sempre più estremo del precedente, e questo dimostra che lo skateboard è in continua evoluzione. Ed è proprio nei video che la musica ha un compito fondamentale, quello di dare il ritmo alle sessions degli skaters. Per continuare le analogie con il punk consiglio la visone di Wheels On Fire della Santa Cruz: la colonna sonora è da paura, con Descendents, Black Flag, Minutemen ecc. Nei video più recenti la musica punk non è più così presente come una volta. Nella seconda metà degli anni '90 l'Hip Hop ha preso il sopravvento, e ormai qualunque tipo di musica può essere la colonna sonora di un video. Dai video Plan-B (procurarsi Questionable e Virtual Reality, fondamentali!) con Ozzy Osbourne e i Primus, ai video Girl/Chocolate impregnati di rap fino alla nausea (mi perdonino i B-Boyz), ai video Zero (Thrill Of It All, il primo e anche il migliore forse) da veri rockers (Danzig, Jefferson Airplane, Radio Birdman), all'incredibile The End della Birdhouse (da Rob Zombie a David Bowie ai Propellerheads), fino all'ultimo video Flip Sorry, in cui un Johnny Rotten che non sa più come tirare su qualche soldo presenta uno ad uno i singoli skateboarders prima delle loro sessions (il video più pauroso che ho visto recentemente). La varietà può essere un fattore positivo, anche se non nascondo che quando vedo qualche sequenza con qualche classico del punk hc degli '80 come sottofondo, mi fa tutto un altro effetto, ma sono io che sono un nostalgico. ![]() Per chi ama il cinema "spazzatura", consiglio la visione di Thrashing - Corsa Al Massacro, film della metà degli anni '80 in cui una banda di punx cattivi armati di tavole (i "daggerts", "la banda dei coltelli" nella versione italiana"), si scontra ripetutamente con un gruppetto di skaters "buoni". Il film in sè è una cazzata, ma ci sono alcune chicche come i RHCP agli esordi che suonano dal vivo in uno skatepark, e un'inseguimento notturno in skate al ritmo di Wild In The Streets dei Circle Jerks! Oggi il legame tra skate e musica è un legame prettamente commerciale. In tempi di Warped Tour (o Deconstruction o come cavolo si chiama) è inutile andare a cercare l'attitudine da qualche parte, meglio vedersi Steve Caballero che suona un pezzo live con i Pennywise e prendere tutto per quello che è: un sano divertimento. Il punk hardcore genuino esiste ancora, così come le autoproduzioni e l'etica DIY, ma non è più nulla di rivoluzionario, è solo una scelta di coerenza personale. Lo skate è diventato uno sport vero e proprio, sempre particolare e comunque diverso dagli altri sport (anche oggi lo skate non te lo insegna mica nessuno, e le competizioni sono occasioni per vedere skeitare come si deve e divertirsi, più che veri eventi agonistici), e nonostante che per avere qualche struttura occorra sempre sbattersi all'inverosimile, i ragazzini di adesso hanno sicuramente più spazi per poter skeitare, e ciò è senz'altro positivo. Marco Borgatti lo skate è la mia vita..nessuno può romperci il cazzo perchè diamo fastidio. perchè se ci tolgono quel pezzo di legno con 4 ruote noi non soppravviamo. ciao als8r punk&skate nella mia vita x sempre Marina bella Borgaz! l'articolo è completo e spacca il culo anche e soprattutto per alcune tue piccole opinioni-critiche personali che condivido di brutto! comunque sia,ora e sempre SKATE OR DIE! Simo |