Yuk! Interventi a cadenza casuale e necessaria numero 2 – DJ Final Trip

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Bene. Dopo la sbrodolata sul footwork, posso a passare a qualcosa di completamente differente. Dj Final Trip (un nome – una garanzia) è un ragazzino incredibilmente giovane e orgoglioso dei suo capelli (“I have good hair and wierd music”), forse satirico e forse no, che si definisce un compositore come Mozart, Chopin, Beethoven e Philip Glass. Di sicuro sa usare bene tutti i mezzi a sua disposizione per portare avanti il suo progetto, che si potrebbe definire come una sorta di situazionismo inconsapevole, o forse no. Tutte le sue uscite sono disponibili su Bandcamp in free download.
Certamente la sua musica non ha niente di ciò che ti potrebbe consigliare un esperto di marketing. Il nostro eroe comincia subito ad elaborare un metodo del disordine già a partire dalla sua prima release, Rez Del Metro, una serie di remix di pezzi ultrapopolari di Britney Spears, Lady Gaga etc., dove i pezzi originalidj_final_trip_3 (non) si combinano in maniera assurda e stridente con delle basi ritmiche che si fanno beatamente gli affari loro. Il secondo album è Van, che vanta titoli come Pop The Glock. Dirty Ghetto Sludge Remix e Pagan Misanthrope With The Number Of The Beast, un mostro di 17 minuti. Lui lo definisce un contenitore di “Terrible avant garde music”. Al loro interno i brani sono completamente privi di ogni normale sviluppo o consequenzialità. Il primo pezzo è l’unico a dare qualche scombinato aggancio, gli altri sembrano una presa per il culo dei Throbbing Gristle fatta da un bambino. Podiatrist, del gennaio 2011 è presentato come “A juke/footwork/juke hop mixtape!”. Inutile dire che qualunque fan del footwork lo butterebbe inorridito nel cesso. Questo è l’album in cui la sua poetica diventa chiara e definita. Beat, synth e campioni vocali vagano in maniera apparentemente casuale e delirante. Ogni singola componente dei brani è lavorata senza sosta, pitchata e stretchata, le linee melodiche viaggiano senza meta e senza curarsi di essere accordate con il resto delle componenti. I ritmi sono schizofrenici e non rispettano alcuna metrica. Per non parlare del suono, che risulta come al solito piuttosto urticante (comunque meno che in alcune uscite successive) e presenta dj_final_trip_4la particolare caratteristica di far risultare i brani piuttosto diversi a seconda del volume di ascolto adottato. A questo punto si potrebbe dedurre che da questa completa mancanza di rispetto delle regole musicali possa solo uscire un’accozzaglia demenziale. E forse la stragrande maggioranza di ascoltatori la penserà così. Ma, per quel che mi riguarda, è invece una vera e propria rivelazione. Sono mesi che non riesco a smettere di ascoltarlo. Mi fa un po’ l’effetto di contemplare una fiumana di liquami e scarichi tossici che si trascina dietro tutte le coloratissime merci del desiderio e gli strumenti dell’immaginario occidentale; ogni tanto affondano, poi tornano a galla, si gonfiano fino a scoppiare, si corrodono, continuando le loro funzioni d’uso in modo meccanico, parossistico e decontestualizzato. La posizione di Dj Final Tripdj_final_trip_1 in rapporto col resto della musica elettronica, contemporanea e non, mi ricorda un po’ quella degli Half Japanese di Half Gentlemen, Not Beasts nei confronti della musica rock del loro tempo. Però il nostro amico è certamente ben più radicale. Perchè in realtà inventa tout-court un nuovo metodo compositivo. Dj Final Trip ci rivela che si può creare qualcosa di nuovo e originale buttando nel cesso tutte le norme basilari che regolano il normale concetto di fare musica, come la cadenza, la progressione, l’armonia, il tempo. Ai commentatori e agli esegeti resta il compito di capire quali sono le nuove misteriose regole di questo sistema.

Conclusione: ci troviamo di fronte un genio lucidissimo e sciagurato. Ho solo paura a immaginare frotte di ragazzini che potrebbero seguire il suo esempio.

Terrore!

 

Tutte le altre uscite fino ad oggi sono altrettanto (se non più) interessanti, e gratis.

The Sit Movement Volume One

#M0GYL

#Seated Mantras

Cerebral Juke

più 3 singoli di quest’anno.

Ben 73 “video” caricati su uno dei due canali di youtube: http://www.youtube.com/user/CryptoDahFinalTrip/videos con suoi commentini esilaranti, tipo “Dubstep is dead. I hate it. I killed it. Goodbye.” e l’altro canale è per dichiarazioni, satira e preview http://www.youtube.com/user/CryptoDah2.