Your Intestines – Untitled (Pink) (Black Petal, 2008)

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Quando nel mio negozio preferito di dischi, il mitico Sunshine and Grease a Melbourne, mi sono affidato a Pat (non perdetevi il suo podcast O'Tomorrow il martedì alla mezzanotte australiana su Triple R) per ascoltare qualcosa di interessante, tra le prime cose mi sono stati proposti i dischi dell'etichetta di Anthony Guerra. Questo ragazzo di origini italiane cita l'indierock dei novanta tra i suoi ascolti preferiti, però suona la chitarra come se fosse nato in casa Skingraft e collabora con un buon numero di altri musicisti utilizzando anche la sua Black Petal per fare girare queste musiche. Il quartetto Your Intestines è composto, oltre che dallo stesso Guerra, da Peter Blamey alla batteria, Matt Earle (xNoBBQx) alla chitarra e Adam Sussmann al basso: tutti improvvisatori con molte esperienze e collaborazioni tra australia, giappone e regno unito. Veniamo ora alla musica contenuta nel disco: ci troviamo assaliti da una formazione rock che improvvisa due lunghi strumentali in odore di free, ripetitivi e malati ma allo stesso tempo scuri, sporchi e grezzi nella migliore tradizione del "dirty rock" australiano. Basso slabbrato e batteria molto slegata provano a trainare i delirii delle due chitarre per un'ora di sconquassi assolutamente non banale e mai noiosa: musica che non richiede necessariamente attenzione, ma che quando la riceve riesce a dare molto in cambio, tanto che ascolti ripetuti e prolungati non possono che confermare lo spessore del disco. La grafica del rosa (ne esiste anche uno gemello, verde), rigorosamente fatta a mano, è allucinata e straniante quanto le musiche contenute nel Cdr: non lasciatevi scappare questa perla misconosciuta del downunder.