Xiu Xiu, il video di Maybae Baeby anticipa l’uscita del nuovo disco

Gli Xiu Xiu annunciano, per il 3 marzo 2023, l’uscita del nuovo album, Igore Grief, per l’americana Polyvinyl. Stavolta, della partita, oltre a Jamie Stewart e Angela Seo, sarà David Kendrick (Sparks, Devo, Gleaming Spires), amico e collaboratore della band.
Igore Grief sarà un album, per certi versi, bipolare: una metà è cantata da Jamie Stewart, l’altra da Angela Seo; una metà e composto da musica industrial e una da classica contemporanea, entrambe con un forte carattere sperimentale; una metà del disco è reale, l’altra metà è immaginaria.
È, sempre per certi versi, un lavoro autobiografico: la parte reale tenta di regalare uno strumento d’evasione a cinque persone a cui la band è legata e alle quali la vita ha riservato eventi drammatici, se non tragici; la parte immaginaria è un’espansione e un’esplorazione astratta del “teen tragedy”, un primo sottogenere rock’and’roll, che cerca di venire a patti con le emozioni provate dagli Xiu Xiu nell’apprendere i suddetti accadimenti.
Conosciamo il gruppo e sappiamo che non è mai stato loro interesse scioccare l’ascoltatore: quello che fanno è mettersi (e metterci) a confronto con l’orrore e, per quanto possibile, comprenderlo e imparare ad affrontarlo: un percorso rischioso ma inevitabile.

Per farci capire che aria tirerà in Ignore Grief esce oggi il video del brano Maybae Baeby, diretto dalla stessa Angela Seo. del brano,  Jamie Stewart dice: “In ‘Maybae Baeby’, il punto di vista del cantante è quello di un giovane che si nasconde in un’immaginaria conversazione con una tarantola per sfuggire a un genitore fisicamente violento. Ispirati dalle “teenager tragedy songs” della fine degli anni ’50, volevamo nasconderci in una serie di mondi immaginari concatenati per cercare un modo per venire a patti con una serie di eventi incredibilmente orrendi accaduti a persone vicine alla band”.
Riguardo alla parte visuale, Angela Seo racconta: “Il video parla di isolamento, nel bene e nel male, di tutte le cose che ci diciamo che dovremmo fare o non fare, come forzare una piccola fessura e strisciarci dentro, anche se sappiamo che non dovremmo, solo per fuggire da qualche altra parte, anche se sappiamo che potrebbe portarci ad una situazione ancora peggiore.”