X-Mary – Crudité (Wallace, 2014)

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Tornano i nostri freak preferiti con il caratteristico twist di filastrocche un po’ weird e un po’ geniali. A dispetto dei detrattori, la demenzialità degli X-Mary è sempre godibile e la band continua a farsi ascoltare e, tutto sommato, amare. Le canzoni sono minuscoli squarci quotidiani, sempre in bilico tra la merda e la poesia: uno status non da tutti e di rispetto. Musicalmente sono compatti e ben assestati: il contributo produttivo di Fabio Magistrali si sente ed è lodevole. Certo, potremmo domandarci quanto riusciranno ancora a campare raccontando queste cazzate prima dello scioglimento e della successiva reunion dopo dieci anni. Intanto i classici li hanno, dal vivo sono godibili e dopo tutti questi anni senza risparmio sui palchi italiani, il loro posto se lo sono senza dubbio guadagnato. “Vorrei avere tanti figli ma, non ho il frigo”.