Vincenzo Vasi – Braccio Elettrico (Tremolo A, 2010)

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Che dire di Vincenzo Vasi? Che basta guardare le foto con cui si presenta per capire che si tratta di un personaggio eccentrico? Che non poteva che finire a suonare con Vinicio Capossela? Che per quanto non sia la prima volta che ascolto un disco per solo theremin è la prima volta che lo recensisco? Tutto ciò e molto di più. Theremin, appunto, quello strumento che spesso vedete suonare con quel fare da sciamani muovendo le bracci attorno a due antenne grazie alle quali si trovano le note e la loro intensità. Vasi è un discreto manico a suonare lo strumento, ma ciò che è più è che non senza una buona dose di ironia e con delle notevoli capacità ha messo assieme un disco che oltre a divertire si fa ascoltare.
I titoli gli varrebbero da solo il nobel, per non parlare della cover del tema portante di Halloween II (forse il mio preferito) firmata da John Carpenter stesso. Per chi non conoscesse lo strumento si tratta di un suono molto molto morbido a metà fra quello di una voce, di un sibilo o qualcosa lontanamente paragonabile ad uno strumento suonato con l’archetto. Vasi, a differenza di molti altri prima di lui, non cade mai nel pacchiano, pur dovendosi confrontare con un suono a suo modo molto particolare ma anche molto caratterizzante e che quindi può facilmente venire a noia. Le tracce di Braccio Elettrico mantengono sempre una buona vena di melodia e un gran senso per chi sa giocare con la musica, cosa che spesso in molte uscite finisce per perdersi. Che al di là dell’ironia Vasi non sia certo l’ultimo dei fresconi non lo dimostra solo la musica o le collaborazioni, ma anche semplicemente il fatto che una delle take del disco sia stata ripresa live durante una sua performance in occasione del festival Angelica di Bologna (uno dei più noti festival di musica contemporanea in Italia)… vai Michael Mayer uccidili tutti anche ‘sta volta!