Dandelioninizia free folk con accenni jazz ed una voce, quella di Deniz Özdoğan, incredibile. Fuori dal tempo e bucolica, giocosa e leggera, il ritorno dell’ensemble colpisce subito. Melodie stropicciate, idiomi lontani che profumano d’oriente, Medin corre su rintocchi di chitarre drogate. Poi si vola, bestie alate che tubano, chitarre che si incrociano in panorami colorati. La voce, quella voce, che impregna i tappeti creati da Davide Cedolin, Tito Ghiglione, Laurent Charles, Carlos Lalvay Estrada, Tommaso Rolando, Aleph Viola e la già citata Deniz. Un brano dopo l’altro ci si espande, partendo da quella Genova porta del mondo ed aprendosi a percezioni altre, suoni e parole che pur suonando sconosciuti ci abbracciano in un lingo avvolgente.
La coesione e la mezcla fra i musicisti è tale che ci fa entrare nel viaggio non come spettatori ma come abitanti del loro mondo. Non ci si nega nulla, contrabbassi che pizzicano in quello che sembra un western algerino, Cicala, un Mediterraneo che si espande e che fa danzare, si spinge fino in Oriente, ci percuote, ci fa vibrare e ci unisce. Disco ENORME, nato nel 2020 tramite due giorni di sessioni in studio dopo un periodo di prove regolari. Tommaso Rolando a mixare il tutto, una copertina stupefacente e finalmente possiamo godere del risultato…