Ieri pomeriggio, approfittando del sole che ha rifatto capolino dopo tre giorni di pioggia più o meno intensa, mi sono fatto un giro a piedi per la città, se questa dove vivo si può chiamare città, e mi sono infilato nel solito negozio di dischi (questo, pubblicità occulta), dal quale dopo un ascolto compulsivo di varie cose, me ne sono uscito con questo Toro Y Moi sotto braccio (nonostante il mio negoziante di fiducia avesse esordito così pochi minuti prima mostrandomi il disco: "dai, ti faccio ascoltare pure questa merda!"). Quindi chi è questo Toro Y Moi e com’è questo Underneath The Pine?
Alla prima domanda potete tranquillamente rispondervi utilizzando google, alla seconda, per quanto mi riguarda, posso dire che Underneath The Pine è un bel disco di pop mezzo elettronico, solare e con belle melodie, leggermente psichedelico e un po' (tanto) kitch, che è proprio quello che avevo voglia di ascoltare ieri e ancora oggi. Nell'ordine mi ha ricordato un po’ tutte queste cose: Caribou, Air, Lucio Battisti zona Una Donna Per Amico, Stereolab, Supertramp, Zoot Woman, qualcosa di indefinito anni '80 come potrebbero essere le sigle delle trasmissioni sportive Rai. La produzione dei pezzi è pastosa, densa, grezza ma anche morbida e lounge a modo suo, come ascoltare un vecchio nastro rovinato dal tempo che gira un poco sfasato e gracchiante, i bassi hanno molto a che fare con la disco music, penso ai Parliament per esempio. Insomma, è stato un inverno lungo, ora è primavera, fatevi un giro al sole e ascoltate Underneath The Pine, avete il mio permesso.