the Star Pillow – We Were Never One (Dissipatio, 2022)

Di The Star Pillow ho sempre apprezzato la delicatezza e la precisione con cui Paolo Monti portasse avanti un lavoro di cesello e di coerenza. Attivo dal 2012 con questo monicker, tramite Dissipatio Records ci viene proposto We Were Never One, opera nata come colonna sonora per una performance di danza contemporanea, legato ad un concetto di metamorfosi degli attori (visuali, sonori e danzanti) che intendono esprimere le interconnessioni fra le diverse specie.
Di primo acchitto prevale una sensazione di fisicità e di apertura, a dilatare ed a dilaniare l’ambiente finora intatto. Sounds Of Extinction apre squarci e ci accompagna per mano nel primo livello. Paolo Monti squarcia nubi e disegna paesaggi gravidi, che si intorbidiscono ronzanti nel secondo brano in scaletta, incorniciando azioni e trasformazioni. In quello che sembra essere un’erosione controllata il suono si fa voluminoso arricciandosi su di se in spire, come un grasso serpemte. Fremiti, sirene, coltri, mani che impattano su materie sonore scrollandole al cielo. Con il passare dei minuti questo lavoro appare sempre più rappresentativo di un insieme. Si erge su saldi sistemi, sopravvive da solo ma lascia supporre l’elaborazione un’esplosione quasi catartica una volta inserito nel suo contesto di appartenenza. Ci ricorderemo di lei certamente quando alla fine ci presenta il conto sottoforma di uno sgranato colpo di coda che lascia vibrare.
We Were Never One è un disco che, una volta terminato, ci fa ascoltare il (supposto) silenzio con attenzione.
Non ho idea se lo spettacolo sia o sarà visibile alle nostre latitudini ma, beh, chiudendo gli occhi tutto questo sarà vostro. Un lavoro che lascia i segni.