Sono tornate le ragazze losangeline.
Per questo loro secondo disco si sono affidate a Carlos de la Garza (padre delle sorelle Lucia e Mila, chitarrista e batterista del gruppo, già batterista per i Big Reel Fish e noto per aver lavorato soprattuto con Tegan & Sara, altro progetto che della voce femminile faceva la sua forza) uscendone con il loro punk leggero ma grintoso, speziato e solare. Salite alla ribalta per esser state inserite da Amy Poehler nella colonna sonora del suo film Moxie e nella pellicola stessa, storia sulla creazione di una fanzine femminista da parte di una studentessa sedicenne con annessi e connessi.
Capaci di armonie pop che sembrano urlare adolescenza da tutti i pori come una All My Head giusto a qualche tacca da Avril Lavigne (della quale però sono sprovviste della ruffianeria, che compensano con un’onestà di fondo alla quale riusciamo ancora a credere) ma, soprattutto, quando azzeccano l’equilibrio fra ritmo, durezza e colore del pezzo non fanno prigionieri: Lose Yourself e Too Many Thing ti si incollano come insetti fastidiosi e non accennano ad andarsene, mentre Once Upon A Time ci regala forse l’esibizione migliore vocale migliore del lotto: colloquiale, onesta, pop con la voglia di suonare giovane, moderatamente arrabbiate e decise nello stesso tempo. Yo Me Estreso torna con la carica ispanica anche se alla resa dei conti è uno dei brani più deboli della raccolta. La riflessione da fare piuttosto è il percorso che un progeto del genere potrebbe avere: due figlie d’arte, una strada ben lastricata, un’età giovanissima (14, 16, 18 e 20 anni rispettivamente per Mila De La Garza, Eloise Wong, Lucia De La Garza e Bela Salazar) e l’introduzione in un contesto forse troppo aggiustato per le loro azioni. Ma, del resto, io sono solo un uomo di mezza età che sta ascoltando ragazze con meno della metà dei suoi anni suonare in maniera precisa e tirara delle canzoni orecchiabili, ritmate ed in grado di farci muovere il piedino a tempo. Forse dovremmo aspettare quache anno, giusto un paio, per capire se la storia delle Linda Lindas sarà destinata a durare, per intanto mi sembra giusto ascoltarle ed alzare il volume affinche si possa capire quanta polpa ci sia qui dentro. Un brano come Excuse Me riesce a gasarci parecchio e non facciamo tempo a fermarle che hanno già urlato Stop smontando tutto.
Le aspetteremo parecchio curiosi al prossimo giro, per intanto gran bel passo di formazione e crescita questa.