The Hand To Man Band – You Are Always On Our Minds (Post-Consumer, 2012)

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La sola parola supergruppo credo faccia mettere mano alla fondina a più di un lettore… e invece questa volta dietro al nome The Hand To Man Band c’è anche della sostanza e non solo una lineup da brividi: Thollem McDonas (pianista poliedrico e attivissimo, suona in Tsigoti, ha collaborato con Stefano Scodanibbio, Nels Cline, Nicola Guazzaloca e mille altri), John Dieterich (mitico chitarrista di Colossamite, Gorge Trio, Deerhoof), Mike Watt (un nome storico… Minutemen, fIREHOSE, Stooges) e Tim Barnes (batterista di Silver Jews, Jim O’Rourke, Text Of Light). Niente imbarazzanti spettri di band anni settanta andate a male, ma bensì un sunto ammodernato di un certo suono di quegli anni, con diciassette quadretti di varia lunghezza a base di psichedelia, jazz free, ritmi sincopati, accenni di funk e molto altro: questo saliscendi tra il frenetico ed il rilassato costruisce un suono strambo e sghembo ma melodico quanto basta, con un uso del cantato limitato e inserito al punto giusto. Un nome che citerei su tutti (ed è un gran complimento) è quello del Robert Wyatt solista, soprattutto per le parti più eteree, ma appena il tempo di assaporare uno spunto e la chitarra di Dieterich vi porterà da un’altra parte, il piano di McDonas sfocierà indifferentemente in un territorio free o in un attacco da perla pop, con i ritmi di Watt e Barnes a governare il tutto con stile superlativo. Un disco speciale.