Taub – The Wrong Path (Bearsuit, 2010)

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Dietro alla sigla Taub, di cui avevamo già recensito un ottimo lavoro qualche tempo fa, si nascondono Harold Nono e il patron della Nonine (la label che aveva licenziato il loro primo disco). Rispetto agli esordi mi pare che il duo si sia incupito: pur trattandosi sempre di elettronica molto fine e parecchio morbida le melodie e i beat suonano un po' più pesanti. State tranquilli, non siamo in presenza di uno di quei gruppi elettronici con battiti squadrati e 4/4 hip hop che martellano le orecchie, intendo semplicemente dire che i Taub sono andati a cercare combinazioni più cupe, pur non trattandosi di materiali tipicamente crepuscolari. Più che in atmosfere drammatiche direi che lungo la "strada sbagliata" di cui parla il titolo, ci si trovi immersi in momenti di suspance e colori carichi di presagi, come nel cielo grigio topo di The Wrong Path i Taub, che viene dipinto finemente con ritmiche in primo piano o appena accennate, suoni di archi sintetici, chitarre, beat ed effetti dosati con perizia lungo tutta la traccia. Come ogni gruppo elettronico che si rispetti lasciano al suono dei synth il grosso del lavoro ma li contrappuntano a forza di suoni d'archi arrangiati con gusto, basse frequenze  imbrigliate senza mai lasciarle esondare e stop and go nelle strutture che accompagnano il corso dei pezzi senza mai annoiare.