The Swans + Xiu Xiu – 23/03/13 Interzona (Verona)

E venne il giorno, anzi, la notte degli Swans, inevitabilmente fredda e piovosa nonostante la primavera già ufficialmente iniziata da quarantotott’ore. È senza dubbio l’evento dell’anno, coronamento di una stagione, quella dell’Interzona, all’insegna della qualità, fatta di pochi nomi molto selezionati: i biglietti sono praticamente tutti esauriti in prevendita e qualche sprovveduto ritardatario sarà costretto a trovare una meta alternativa per la serata. Per chi riesce a entrare si prospetta tuttavia una serata decisamente impegnativa.

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NOfest! 2012 – 22/06/12 Spazio 211 (Torino) Prima parte

Ci sembra inutile, nel presentare la quarta edizione del Nofest!, aprire la con la solita tirata sulla qualità della proposta musicale. È idea consolidata, e assolutamente veritiera, che a questo appuntamento ci si vada soprattutto per l’ambiente, per il pubblico non solo di addetti ai lavori, per la cucina, per gli eventi collaterali che poi così collaterali non sono, contribuendo in maniera essenziale a connotare le tre serate più come una festa che non come un festival. Poi è ovvio, ci sono i gruppi, e a conferma di una qualità che è nel DNA dell’evento, c’erano un discreto numero di nomi che ci avrebbero probabilmente convinto a presenziare anche senza gli incentivi sopraelencati.

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Don Vito/Bogong In Action – Split 7” (Lemming/Brigadisco et al., 2011)

Merita una segnalazione questo split in vinile diviso fra Don Vito, gruppo che, a discapito del nome, proviene dalla Germania  e i tarantini Bogong In Action, che abbiamo conosciuto con l’EP And That If Piggod!. Il 7″ è licenziato, oltre che dalle due sopracitate etichette, da una mezza dozzina di altre realtà italiane de europee.

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Luca Collepiccolo: da Blast a Blow Up magazine, il Lester Bangs capitolino?

Non ho mai amato l'idea di critica musicale e nonostante lo menzioni nel titolo, Lester Bangs mi mette tristezza, la pseudo sociologia di Simon Reynolds mi annoia ancora di più, per non parlare dei suoi epigoni dell'ultima ora che passano da ascoltare i Bluvertigo (… e in questo non ci sarebbe nulla di male), a "trovarsi" esperti di musica indipendente o addirittura di avanguardia dopo cinque minuti, ma in fin dei conti questa è la patria dei "tuttologi", il paese in cui tutti siamo più furbi e genericamente "più meglio" degli altri. Nonostante questo, capisco l'utilità delle riviste, della critica (di quella un po' meno) ed nonostante uno poi diventi un rompi coglioni come il sottoscritto, nessuno è "nato imparato" e quindi è normale che i più giovani e i "non addetti al settore" cerchino qualcuno che li accompagni e li orienti. C'è stato un tempo in cui da sbarbatello sono stato un avido lettore di riviste e c'è stata qualche "penna" che mi ha influenzato nel comprare dischi e nello sperimentare gruppi nuovi, Luca Collepiccolo è una di queste.

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