Magnetica Ars Lab/Maurizio Bianchi – LoopKlangeNoise (Final Muzik, 2013)

Il 2013 non smette di portare alla luce altre collaborazioni di Maurizio Bianchi (ma non aveva annunciato il suo addio alla musica?), questa volta con Magnetica Ars Lab: sotto quest’ultimo nome troviamo il cagliaritano Arnaldo Pontis per un disco che ha il suo baricentro proprio in Sardegna. In ogni brano sono infatti utilizzati suoni, voci o campioni perloppiù di musicisti sardi, e il disco è associato ad un lavoro fotografico molto bello di Fabrizio Tedde sulle miniere del Sulcis.

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Satanismo o barbarie: intervista al Teatro Satanico

Se vi è capitato di ascoltare anche solo uno dei brani più noti del Teatro Satanico, ben difficilmente sarete riusciti a scordarlo: pezzi come Confesso Tutto! o Lirica Antisociale, col loro recitato drammatico su una flusso sonoro che rasenta il rumore, scavano nel profondo, mettendo a nudo istinti e pulsioni che generalmente si è soliti tenere ben celate. Ma il gruppo, fra pause e cambi di formazione, è attivo ormai da vent’anni e quei momenti sono lontani, così come le vicende extramusicali che lo riguardano, ormai avvolte da un alone di leggenda: oggi il Teatro Satanico è un’entità che, affrancatasi dall’ambito post-industriale in cui ha mosso i primi passi, va evolvendosi verso forme d’espressione meno estreme, mantenendo però un atteggiamento attento e fortemente critico nei confronti della realtà. In questo senso, l’approdo a una maggior musicalità associata alla volontà di continuare ad essere una spina nel fianco delle convenzioni e della società, li rende potenzialmente ancora più pericolosi e destabilizzanti. Di questo e altri argomenti abbiamo pensato di scambiare qualche battuta con Devis Granziera, in occasione della pubblicazione dell’LP XX.

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Punk ‘n’ Rai (prima parte)

Il punk? Musica paranoide e sgradevole. I punk? Una rimasticatura di James Dean e dei Teddy Boys. Così la Televisione di Stato nel 1977 raccontava il più dirompente fenomeno della storia del rock. Ma a cercare bene nei vasti archivi Rai si trovano gemme insospettabili. Quando Johnny Rotten parlò alle telecamere del Primo Canale. Martedì 4 ottobre 1977. Alle 21.30 davanti a Rete 2 (oggi Rai Due) ci sono circa, secondo le stime pre-Auditel dell’epoca, 15 milioni di spettatori.

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