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AA.VV. – Guitars, An Anthology Of Experimental Solo Guitar Music (Setola Di Maiale, 2010)

Qualcuno dei più attempati la fuori ricorda quella mitica compilation intitolata Guitarrorists? Beh… si trattava di un doppio lp e cd che conteneva pezzi di Lee Ranaldo, J Mascis, Wayne Coyne e compagnia. Questo doppio CD-r è la continuazione ideale di quello che era stato fatto ai tempi. "Una antologia di chitarra sperimentale solista", forse è l'unica cosa su cui mi sentirei di dissentire, si tratta di sperimentazione per chitarra? di tecniche inconsuete, di chitarrismi strani, sghembi, di estremismi chitarristici e di cacofonie o di melodie aliene ma non so si tratti di vera e propria sperimentazione: per altro cosa è sperimentale e cosa non lo è? Ed in base a cosa lo decidi, caro amico critico da salotto? facciamo che me lo chiedo io stesso e tutti ci diamo la nostra risposta.

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MDF – Horvs (Farmacia901/MidiD’unFaune, 2010)

Insieme alla splendida uscita di Kaeba, Farmacia901 insieme a MidiD'unFaune licenzia questo disco degli MDF che esce con grafica corredata di blocchetto di legno serigrafato in bustina. Bizzarria o no della grafica, si tratta comunque di un materiale e di una serie di immagini molto affini al disco, in un certo modo mi ricorda il monolite in legno raffigurato sulla copertina del disco Kaspar Brotzmann/Page Hamilton. In questo caso però non si tratta di pesantezza come massa sonora, Horvs più che altro sembra sospeso fra installazione digitale e musique concrète, da una parte una serie di frequenze e di suoni digitali taglienti che quando vanno in affondo sembrano delle vere e proprie coltellate, dall'altro certi suoni simil concreti sembrano riportare ad una dimensione real time, estemporanea: oggetti e ambiente sonoro che prendono vita.

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K-Branding – Facial (Humpty Dumpty, 2009)

Molto interessante, ecco finalmente un gruppo che ha dei riferimenti che oggi non sono così comuni, non dico necessariamente fuori moda, ma già solo per avermi ricordato gruppi ed atmosfere del giro sperimentale di fine Ottanta, inizio Novanta fa sì che li differenzi di parecchio dalla maggioranza delle tavanate pseudo-free, proto-jazz-core, krimson-pure-io che spesso mi è capitato di sentire di questi tempi.

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