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Grey History – Lucifer Over Disneyland (Radical Matters, 2010)

La premiata ditta Gianluca BecuzziFabio Orsi continua nella collaborazione, questa volta a nome Grey History e con iconografie e suoni diversi dalle situazioni in cui il duo firma a proprio nome che abbiamo recensito in passato su questo sito: Lucifer Over Disneyland contiene una bella dose di harsh-noise e una iconografia molto rappresentativa del titolo dato al disco.

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K11 – Waiting For The Darkness (Afe, 2010)

Già in precedenza mi era capitato di leggere o veder comparire qua e là il nome di un musicista e di non averlo mai sentito, poi tutto d'un tratto, in poco tempo mi capita di ascoltare vari suoi lavori e/o di vederlo dal vivo. In questo caso specifico si tratta di Pietro Ripabelli, che qualcuno di voi conoscerà per le sue collaborazioni con i Larsen, per i dischi su Radical Matter, le istallazioni o anche solo per la recensione del suo lavoro con Petit apparsa su questa stessa webzine.

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Mathieu Ruhlmann – As A Leaf Or A Stone (Afe, 2010)

Nel darmi questo disco da recensire, mi è stato detto che tanto quanto avrei dovuto abbassare il volume per ascoltare il lavoro di Ripabelli/K11 avrei dovuto alzarlo per ascoltare al meglio Ruhlmann, il che è parzialmente vero, ma vediamo di che si tratta: per chi non conoscesse questo sperimentatore tedesco si tratta di un maestro delle field recording e padrone di una micro label come la Somne e non a caso, nella migliore tradizione del genere, per ogni traccia sono indicate accuratamente le fonti sonore.

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K11 (Pietro Riparbelli) & Philippe Petit – The Haunting Triptych (Boring Machine, 2010)

Il tempo è tiranno e mi spiace arrivare in ritardo su un disco del genere, da un lato perché ho già recensito parecchia roba che coinvolge Philippe Petit che, per chi non lo ricorda, oltre a suonare negli String Of Consciousness era patron di Bip Hop e Pandemonium (guardatevi il catalogo e scusate se diversi anni fa era già all'avanguardia) e poi per il fatto che si tratta di una piccola consacrazione per l'etichetta veneta a cui non servivano certo grossi nomi per sancire gli ottimi risultati ottenuti, ma che in un certo senso finisce per accreditarsi come label dal profilo conforme agli standard europei.

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