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DoF – Rid The Tree Of Its Rain (Abandon Building, 2010)

Neve o no, mi sento alle porte della primavera, sta cambiando la luce e più passano gli anni più sono sensibile a queste cose, ora non posso affermare che si tratti di un disco primaverile, ma senz'altro luminoso ed arioso. Si tratta di indie folk prodotto da dio e suonato ancora meglio: banjo, chitarre acustiche e altri legni acustici che fanno un lavoro fantastico ma allo stesso semplice, poi piano, glockenspiel, elettronica, voci etc. Se non si trattasse di indie folk parlerei quasi di pop folk, visto che si tratta di musica che bene o male è accessibile a tutti.

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Life Without Buildings – Live At The Annandale Hotel (Gargle Blast, 2007)

Non credo di scomodare dio quasi mai quando ascolto musica. Ma ogni tanto da quel suo fantastico trono tra i cori degli angeli va proprio fatto alzare. Più volte ho lasciato messaggi nel webspazio, dove, si sa, dio risponde a mezzo dei nerd, chiedendo il perchè dell'averci privato troppo presto di un gruppo di questa indubbie qualità. Muoiano tutti i filistei che glorificano insulse e pretestuose, nonchè presuntuose, nullità quali nuove leve dell'indie rock internazionale. L'indie rock è morto. Perchè l'hai voluto, dio? Ma non è morto col secondo disco dei Weezer, con Lou Barlow che lascia i Dinosaur Jr, con la Sonic Youth Records o con i Superchunk prodotti da Jim O'Rourke, con Juliana Hatfield alle prese con l'anoressia o Evan Dando alle prese con se stesso. L'indierock è morto con il primo disco dei Life Without Buildings.

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Gastr Del Sol – Twenty Songs Less 7″ (Minority, 2006)

Ebbene sì. Finalmente Jim O'Rourke ha capito che per lui non c'era davvero niente da fare di utile all'interno dei Sonic Youth: dischi così così e soprattutto visto sul palco assieme al quartetto classico sembrava davvero come un personaggio di serie b fuori posto. Giustizia è fatta: fuori dalla band dunque e… quale migliore idea se non riprendere in mano i Gastr Del Sol? Telefonare a David Grubbs per una session sarebbe stato facile ma indietro (forse) non si torna. E così questo 7" è una ristampa di ben quattordici anni fa: nella foto promozionale ci sono due ragazzotti un po' impacciati dietro ad una statua di Lenin e Stalin. All'improvviso mi sento un matusa.

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