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The Wagner Logic – Easiest To Grab (Wilderhood, 2007)

C'è ancora posto per un disco di rock indie melodico che si faccia ancora ascoltare senza cominciare a sbadigliare? Anche se ho sempre maggiori dubbi, devo dire che per fortuna con questo Easiest To Grab dei Wagner Logic posso dire ancora una volta sì… Facendo tesoro di praticamente tutti i trucchi del mestiere questi quattro tizi dell'Alaska hanno preparato un miscuglio di rock dai mille riferimenti ma allo stesso tempo amalgamato, misurato e catchy: un piacere per chi ha amato Flaming Lips, Grandaddy e Pavement.

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Annie Hall – Cloud Cuckoo Land (Pippola, 2007)

Dopo un demo e un Ep autoprodotto, l'approdo all'album d'esordio in un cartoncino che al tatto sembra fatto di stoffa. Quasi due anni di gavetta e di concerti, prima a raggio ristretto, ora in giro un po' ovunque. Gli Annie Hall hanno trovato un'etichetta fiorentina, la Pippola Music, che ha prodotto il loro disco il cui titolo rimanda vagamente al secondo disco  degli A Toys Orchestra. La band bresciana, a mio modesto parere, ha una spiccata personalità dal vivo (qui sta il loro punto di forza almeno per quelle 2/3 volte che li ho visti), oltre ad una non comune attitudine nello scrivere belle canzoni che, quando meno te l'aspetti, ti restano impresse .Pezzi come The Lost Wallet o l'ancora più recente Ghos's Legs sono sorprendenti per immediatezza, nonostante siano parecchi mesi che girano in rete. Non è un caso che sia quest'ultima ad aprire Cloud Cuckoo Land.

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Spring Sale! – Drown Yourself In Shoes and Sweaters (Betulla, 2006)

Il 2006 è stato l'anno delle rivelazioni o presunte tali; dalle nostre parti si sono visti i veronesi Canadians nascere dalle ceneri degli Slumber, lanciare un Ep riuscitissimo che strizzava un pò l'occhiolino ai Death Cab For Cutie, un pò ai Grandaddy e un pò agli Weezer e poi il botto: citazioni addirittura su NME, successo in rete pauroso (su myspace il singolo del gruppo veronese risultò ascoltato più di qualsiasi altra canzone dei loro beniamini Postal Service). Fino alla vittoria all'Heineken Jammin' Contest e alla conseguente registrazione-consacrazione del nuovo disco al Jungle Sound di Milano. Speriamo che ciò non dia alla testa a qualcuno o faccia morire d'invidia altri. Diciamo che le nuove canzoni dei canadesi lasciano ben sperare. Su questa scia sembrano inserirsi pure i piemontesi Spring Sale! che hanno già all'attivo un bellissimo video su Flux (Absolutely Bingo realizzato con gli omini playmobil) e una partecipazione alla compilation tributo A Century Of Covers dedicata ai Belle And Sebastian in compagnia dei Canadians dei loro conterranei (e devo dire ottimi) The Sad Snowman.

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Electric President – S/T (Morr Music, 2006)

Piccoli mostricciattoli crescono. Dopo le Ian Fays ti rendi conto che ci sono dischi che, passato un entusiasmo iniziale, si perdono, si dimenticano. Poi quando sembrano avere già dato e detto tutto, a distanza di mesi, riservano ancora una certa freschezza nell'entrare in piena sintonia con il mood dell'ascoltatore. E la cosa che stupisce è la facilità nello scrivere canzoni unita alla assoluta padronanza di mezzi. Sarà l'elasticità dei neuroni tipica dei ventenni? forse…fatto sta che i brani continuano a ronzarti in testa senza smettere mai. L'esordio di questo gruppo formato da due giovanissimi ragazzi provenienti dall Florida si incunea perfettamente nell'immagine che l'etichetta Morr Music ha dato in questi anni, consolidandola con influenze che guardano più ai Grandaddy (Grand Machine N. 12) e ai Postal Service (Metal Fingers) che a Lali Puna o Styrofoam.

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