Ohhhhh. Bene. Con un paio di mesi di ritardo rispetto all’uscita, mi accingo a parlare del primo disco di una giovanissima formazione nata in quel di Sassuolo. Ora, va premesso che normalmente sono molto scettica, pur rispettando tantissimo la scelta, quando si canta al femminile. Aggiungiamo (pluralis maiestatis) poi che sono tendenzialmente molto esterofila, per cui, sulla carta, l’album in questione partiva con dei punti handicap mica da ridere. Ma poi, a riprova del fatto che i proverbi hanno sempre ragione e “Don’t judge a book by its cover” – and neither an album! -, ad un primo ascolto si è risvegliato il mio ordine mentale che vede nella piramide della commozione positiva, subito dopo la frase “Nessuno mette Baby in un angolo” (citazione filmica prettamente femminile, se non riconosciuta, consiglio di indagare presso la prima fidanzata-amica-mamma-sorella che vi capita a tiro), il power rock un pò psichedelico bello tirato – tanto meglio se il tutto mi può ricordare i Motorpsycho (mio indice sicuro di alto gradimento) -. Incasinatissimo cappello che porta il discorso, come dicono i quattro protagonisti, “alla ciccia”: Holy Stuff è materiale che scotta, nel senso che accende, brucia e consuma. …
Un amico entra in casa mentre ascolto Recreation ed esclama:”Ah. Sei nel periodo Shellac?”. Ok. Magari non è proprio l’amico, musicalmente parlando, più colto che ho, però non ha completamente sbagliato mira. I Papier Tigre, da cinque anni sulla scena e al traguardo del loro terzo lavoro, vantano una quantità più che rispettabile di live in giro per il mondo (sopra a tutta la suddetta quantità, spicca un’apparizione all’All Tomorrow’s Party, mica niente) e sì, per certi aspetti, hanno un piglio e un’attitudine molto simile alla Divin Creatura del Signor Albini. Ma anche a gente come i Dianogah – vedi Chimera – che scopro, tipo Prova Del Nove, tra i links degli ascolti consigliati sul sito della band. …
Giù la maschera: ero partito molto prevenuto nei confronti degli Aucan, temevo che sulla scia dei Three Second Kiss fossero un po' passatisti oppure temevo il post-rock punk-funkettoso (che a confronto i Liars del primo disco sono i Cro-Mags con tanto di tuffo a piedi uniti sulla prima fila del pubblico). Invece come al solito mi prendo il mio bello zainetto pieno di pregiudizi e mi lo infilo in saccoccia. …
Mi appoggerò nuovamente al mio tormentone preferito, il grande Pozzetto di Paolo Barca, Maestro Elementare Praticamente Nudista in cui il Nostro recita l'immortale: "…La minchia: chi è? Dove vive? Di cosa si nutre?" mentre la risposta la lasciamo a quelli fra di voi che si dedicano all'ornitologia, spostiamo la domanda sui Valina. …
Ultimamente imperversa l'irritante campagna mediatica che accompagna l'uscita dell'ultimo libercolo del signor Simon Reynolds. Un critico, che nella musica di…
L’ensemble free-impro turco Konstrukt, dopo aver condiviso dischi e performance con artisti importanti della scena improv internazionale, invita a collaborare…