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Sorella Maldestra – Maltempo (Banksville, 2009)

Ebbene sì, sono tornati anche loro. Nel panorama nazionale di illustri dispersi mai e poi mai avrei immaginato che dalle risaie vercellesi potessero saltar fuori anche i Sorella Maldestra. Musicalmente sono rimasti identici ai tempi di Cadavere: quello strano ibrido tutto italico che con Kandeggina Gang, Tampax, Kaos Rock e altri "gentiluomini", trent'anni fa reinterpretò e tradusse il punk inglese dei Pistols. La domanda sorge sponatanea: ce ne era bisogno?

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Key-Lectric – Blanking Generator (Stuprobrucio, 2009)

Ho avuto l’occasione di sentire in concerto Key-Lectric durante una loro lontana trasferta eporediese e di quella sera mi era rimasto il ricordo di un gruppo rumoroso e trascinante. Dichiarate influenze Cramps si accompagnavano a una voce carica di riverbero e a taglienti e ossessivi suoni di chitarra. Quando qualche settimana fa mi è capitato in mano questo loro cd, il primo ufficiale dopo un demo autoprodotto, il mio ricordo è stato solo in parte confermato, c’è ancora quella base psycho garage sullo sfondo, ma va da se che il suono sia decisamente più sfaccettato e le influenze più disparate: certe cose alla Suicide, passaggi molto Gang Of Four, e un richiamo più marcato a certa wave (mi vengono in mente anche The Fall), pesano indubbiamente sul risultato finale.

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The Old Haunts

The Old Haunts – Poisonous Times (Kill Rock Stars, 2008)

Da noi l'aura di maledizione un po' puzzona che ti porta ad essere un indolente testa vuota, stando alle ultime proiezioni demografiche, è  finita agli ultimi posti dei desideri dei giovani rampanti neo yuppies d'accatto che guidano le classifiche locali. Ne è rimasta traccia in alcuni stomp degli Zen Circus, i Mojomatics non ci si sporcano mai le mani e la scena garage blues mi è troppo oscura per poter illuminarmi la giornata. Così se voglio tenermi su il morale con una sonora surfata ghiotta di intemperanze non posso far altro che rivolgermi a ristampe o al mercato d'oltreoceano.

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