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Harembee – Different Strokes EP (Autoprodotto, 2010)

Il progetto, attivo da diversi anni, è giunto al suo secondo EP. Una ben stringata presentazione danno di loro i cinque italiani che, nella stessa, non fanno segreto di essere stati ispirati da diversi grandi nomi tra i quali compaiono Console, Thom Yorke e Blonde Redhead. Nonostante in cima ai dichiarati riferimenti dei nostri ci sia la crème storica della scena indie-tronica tedesca – Lali Puna e Notwist per intenderci – che, ovviamente, vengono trasudati dal suono che contraddistingue la band, trovo che lo stile con cui sono arrangiati i pochi (purtroppo) pezzi sia decisamente affascinante.

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Schonwald – Amplified Nature (Panoplie, 2009)

A quanto pare la 5 Roses oltre ad ingrandirsi sta diventando un’agenzia di promozione sia per la roba estera che per quella italiana, in questo caso specifico si tratta di questi Schonwald. Dato che solitamente non leggo quasi mai nulla prima di ascoltare un disco (anzi non lo leggo neppure dopo, perché non leggo… leggere è inutile e sono parecchio felice di essere ignorante) direi che potevano venire da qualunque altra parte d’Europa e non necessariamente dall’Italia e questo è buono, infatti si sente che sono europei ma per l’appunto non si tratta di quell’indie-italiano che non è di serie A (perché quello di serie A tutto sommato c’è e si sente) e che finisce per essere roba filo estera mal fatta.

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The Tall Ships – Paint Lines On Your Glasses Look Up At The Stars… (Minority, 2006)

Nulla da dire, se non che questo disco è ben suonato e ben prodotto, il gruppo di San Diego è esplicitamente indie a partire dalla copertina e tutto è raffinato e patinato con gusto. Questo disco dal titolo interminabile offre alle vostre orecchie un gruppo capace, tecnicamente preparato e ben patinato, cose che tutto sommato vanno apprezzate ma stiamo parlando di gente che ha suonato in gruppi come Glendale, Cole, Channels e soprattutto Kerosene 454 quindi è da mettere in conto. Il problema con un disco del genere è che forse i riferimenti sono un po’ troppo evidenti, intendo dire che nel bene e nel male i The Tall Ships quando fanno pezzi in cui assomigliano ai Pinback (che forse è il riferimento più ricorrente) non assomigliano ai Pinback… sono i Pinback!!!

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