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Punk ‘n’ Rai (seconda parte)

Chi tra i lettori di Sodapop passa i quarant’anni potrebbe ricordare un servizio andato in onda nel novembre del 1979 sulla breve epopea dei Sex Pistols conclusa con la morte di Sid Vicious. La firma è di Michel Pergolani, giornalista, attore e autore allora residente a Londra. In cinque minuti spaccati di immagini di repertorio, la voce di Pergolani bignamizza Rotten e soci: gli esordi, il concerto sul Tamigi, la band in Brasile con il criminale Ronnie Biggs, la morte di Nancy Spungen e quella di Sid Vicious. Al pubblico del primo pomeriggio si riserva un linguaggio piano e sintetico, con qualche caduta di stile (“gli inizi caratterizzati da risse e stravaganze sadomasochiste…”), ma tutto sommato accettabile se analizzato a posteriori.

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Seaside Postcards – Hope And Faith (Autoprodotto, 2012)

E di nuovo la formula ‘Meglio tardi che mai’, dettata da impegni e rompimenti irrinunciabili vari, mi porta a parlare di un lavoro uscito già qualche mese fa. Si tratta dell’ep di un gruppo italiano. Il secondo per l’esattezza, prodotto a un anno di distanza dall’esordio di questi quattro pesaresi che dicono di averne passate di ogni prima di approdare alla definitiva line up che ha dato loro la Speranza e la Fede – nome del neonato ep – di produrre qualcosa di valido. La Carità – almeno a livello di concezione oggi diffusa – decisamente non serve, visto che i cinque pezzi qui presenti centrano ottimamente il target.

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Werner Kitzmüller – Evasion (Valeot, 2011)

La Valeot mi aveva abituato ad un altro tipo di uscite più indie-troniche e in catalogo annovera anche i nostrani Port Royal, con cui il boss stesso dell’etichetta collabora da un po’ di tempo. Ascoltare questo lavoro invece è stata una bellissima sorpresa, dato che Werner Kitzmüller, pur non facendo tremare il terreno sotto ai vostri piedi, è riuscito nell’assemblare un bellissimo disco, profondo ed al tempo stesso molto ascoltabile, senza ricadere in nessun cliché trito e ritrito.

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