St.Ride – Primitivo (Niente, 2011)

Gli St.Ride sulla loro Niente records continuano a sfornare dischi e arrivano con Primitivo, che altro non è se non la (il)logica conseguenza di quel Cercando Niente che tanto mi era piaciuto: stanchi forse delle richieste di spiegazioni sui testi dei brani da parte di ascoltatori petulanti (come me), i due hanno optato per un approccio più "primitivo", lasciando alla voce di Maurizio Gusmerini libertà di espressione più piena, slegata dalla parola. Vocalizzi e parole inventate riempiono le diciassette canzoni del disco in modo comunque magistrale: la musica invece di risentirne emerge ancor più in primo piano, accompagnata dal lasciapassare della voce, che rende comunque più "digeribile" il tutto. I brani sono sempre improntati verso una no wave, manco a dirlo, primitiva, quasi giocherellona e con ottimi spunti direi melodici (seppure sempre rapportati alla semantica deviata dei nostri); direi che mai come in questo disco si possono trovare elementi di un approccio "alla giapponese": spontaneo, fresco, originale, tecnicamente ineccepibile e completamente fuori di testa. A questo giro il duo non chiede alcun aiuto esterno e si suona tutto in autonomia, con Maurizio Gusmerini a voce, synth, chitarre e percussioni ed Edo Grandi a synth e percussioni: non c'è traccia di campioni, qui tutto è suonato in diretta e anche alla grande, con grande uso di sintetizzatori urticanti e chitarre dislessiche. Sono sempre più curioso di ascoltare il prossimo passo del duo genovese, ormai da tempo avanti di anni luce rispetto alla maggior parte dell'italietta suonante.