Stearica – Oltre (Homeopathic, 2008)

stearica_____________________________________________oltre_2008

Credo che Oltre possa essere considerato a tutti gli effetti il debutto degli Stearica, nonostante una loro prima apparizione, risalente ormai ad alcuni anni fa, sia rintracciabile nella serie P.O.Box della Wallace Records. E’ questo un disco che, pur fondandosi su un solido impianto rock, risulta essere molto vario: ogni pezzo ha una sua personalità ben marcata e il gruppo sembra in grado di divagare in ogni direzione, dai riferimenti ‘70 di Le Donne Non S’Offrono e Up East fino a passaggi esplicitamente post e ambient (la prima parte di Beyond The Red Bells I’ve Heard Gold Bulls e 22nd August). Forse il paragone a cui mi viene più spontaneo pensare è quello con i Rosolina Mar: musica rock strumentale dal piglio spesso potente e dai riferimenti più disparati, anche se nel caso degli Stearica mi sembra di notare quintali di autoironia in meno e un piglio molto più serioso. Niente "domeniche di benedizioni dei trattori" quindi e ambientazioni che sembrano voler evocare immagini più fini, come dimostrano certi squarci acustici (l’incipit di Bolero On Botero, prima che il pezzo si sviluppi su un canovaccio simile a The National Anthem dei Radiohead; E Ogni Cosa Scompare impostata su sonorità quasi folk) e i citati passaggi "ambientosi". Il finale, Occhio, sfodera infine un’inaspettata collaborazione con Dälek che in realtà, a mio gusto, non sposta il peso del brano, in grado di reggere benissimo anche senza la voce, che rimane comunque un ingrediente in più a insaporire il piatto. Detto ciò Oltre mi appare come il prodotto di un gruppo a suo modo eclettico che dà sfogo in questi dieci pezzi a tutte le sue influenze, un passaggio inevitabile probabilmente, ma che forse non basta ancora a far passare il disco dalla categoria "interessante" alla categoria "irrinunciabile".