Avant Records continua a pescare benissimo nelle banlieu francofone, dopo i No Filter! è infatti il turno degli SPLEEN da Montreal che con Demos fondono post-punk, OI! e bassa fedeltà per un disco che è una vera chicca per gli amanti del genere. Brani brevi, secchi e tagliati con l’accetta, caldi ed umorali, nei quali sentire il sudore ed il cuore dei sei muoversi in pozzi neri nei quali l’hi-fi è un concetto risibile. Scoprono però di avere un talento innato per il motivetto che ti si incolla addosso, anche se ha titoli come Décadence o Colère Noire. A quanto pare uno degli ultimi acquisti del sestetto è stato un tastierista, fattore che ha aumentato la luce colora di ulteriormente il potenziale da ballo del repertorio, con brani come Insoutenable che sembrano essere riempista da borchie e ginocchiate pur nascondendo un’anima quasi power-pop. A tratti potrebbero sembrare un incrocio bastardi ed incredibile fra gli Altro ed i Sister of Mercy, ascoltate Albatros e mi direte (mandami magari anche affanculo, però intanto l’avrete ascoltato e non tornerete più indietro).
Ah, poi essendo un super gruppo a tutti gli effetti hanno a che il coraggio di aprire i nostri padiglioni a progetti come Béton Armé, Puffer, Conifère e Vésperal, ma intanto è bella che passata una fulminante Ombre che trascina i Birthday Party nel deserto del’Arizina e già si seguono le smorfie di Rien T’empêchera, rimanendo a bocca aperta fino al termine della conclusiva Brisé.
Che altro aggiungere? Alla faccia delle Demos, questi sono zozzi masterpiece!