L’inarrestabile Gianni “Vita” Vitarelli (Ufomammut, Rogue State) nonostante la prossima soglia delle cinquanta primavere non sembra patire il peso del tempo, anzi la voglia di rimettersi in gioco lo vede nuovamente protagonista di un progetto interessante e non facile. Anche stavolta è accompagnato dalla moglie Kayt Vigil (The Hounds of Hasselvander, Pentagram) ma siamo su strade più “tradizionalmente” rock ‘n’ roll rispetto alle sopracitate collaborazioni. Rock ‘n’ roll con le dovute cautele: il sound infatti ricorda il roccioso hard di Wino e delle sue nostalgiche incarnazioni, ma la differenza arriva proprio dal cantato di Kayt certamente più devota a Jefferson Airplane o ai contemporanei Black Angels rispetto che Obsessed o Saint Vitus. Tutto assume così una dimensione più aerea e fruibile rispetto agli standard di genere rendendo sicuramente più godibile il prodotto. Senza dubbio siamo al cospetto di una tra le più azzeccate produzioni Taxi Driver di sempre.