The Chronic, Doggystyle, ricordate? 32 e 31 anni fa rispettivamente, lavori iconici che hanno sancito quanto il legame fra Calvin Cortozar Broadus Jr ed Andre Romelle Young fosse insuperabile. L’idea che i due tornassero insieme dopo tre decenni, ormai entrambi tranquilli, soddisfatti ed in pace, poteva essere giusto un titillo per bolsi ascoltatori.
Si inizia epici, la voce esile di BJ The Chicago Kid, risatine e gli strumenti che scoppiettano in pieno stile soul, poi l’annuncio: Snoop Dogg makes the world go around.
Shangri-La, la-la-la-la, rime lucide e brani corti, qualche barra a testa,
La sensazione di sentire, con i doverosi distinguo, i Dogo tornare a casa nelle parole di Jake La Furia in C’era una volta in Italia.
King del rap che anche se non hanno nulla da dimostrare e da chiedere. Snoop palleggia, citando i suoi vecchi brani e the Wall in Hard Knocks. Gioca con i vocalist che Dre gli porge su un vassoio, da Alyssa a Jhené Aliko, ma soprattutto torna ai ‘90 campionando Tom Petty in Last Dance with Mary Jane, brano che uscì una settimana giusta prima di Doggystyle e che sposa armonie al rap di Snoop. Gli anni ‘80 di Michael Knight e l’r’n’b insieme in Thank You, gli incastri insieme a K.A.A.N. sono tutti segni di un attualizzazione di suono classico in un’operazione completamente riuscita. C’è il groove, lo stile ed il gusto, Sting in un’Another Part Of Me ruffiana che farà muovere i culi più nostalgici e che riapre flash sul passato reggae di Snoop Lion anche se siamo lontani anni da quella luce. Un giro di saluti con Smitty e Method Man ma ecco che Lion torna sul serio ed insieme a Cocoa Sarai trasla Concrete Jungle in un giro nella bassa criminalità. Quando arrivano i grossi, 50 Cent ed Eminem, insieme a Snoop e Dre per un tributo a Notorious Big in Gunz N Smoke. Ancora Giamaica in Sticcy Situation, brano che riesce a girare trasformandosi più volte in tre minuti notevoli. Dre al microfono coi controcanti di BJ in Now and Never sì prende il suo spazio in una traccia antica che risveglia ricordi del passato millennio. Gangsta Pose è un puzzle più che una posse track, da sorbire con sigaro ed Hennessy. Can’t Stop Loving You dei Soul Dog regge la finale The Negotiator, ciliegina su una torta che è sia un tributo al passato che una dimostrazione di talento che sopravvive all’età. Missionario che non è più aria di acrobazie, ma non si smette mai…