Shuteye Unison – Our Future Selves (Park And Records, 2010)

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Lasciando perdere il brutto video del pezzo di punta Be Kimball (se proprio lo volete vedere ecco qui), la Skyrescraper media ci offre spesso cose interessanti, quindi è meglio andare un attimino più a fondo con i Shuteye Unison. il gruppo di S. Francisco ad un distratto ascolto sembra essere una band con molto poco da dire, nel suo far riferimento in pieno 2011 con una discreta personalità a gruppi come Appleseed Cast (Century M e Swear Words sono molto vicine al doppio del 2001), From Monument To Masses (c'è chi scomoda addirittura i Tool più pop, ma non essendo un cultore di questa band non posso esser molto d'aiuto), o Pinback (Better Hallway Vision). Inutile dire che invece i brani e il songwriting crescono abbastanza ascolto dopo ascolto, dopo esserci levati dalla testa quelle facce che fanno molto band alternativa da MTV delle ore 15 anno 2000/2001. Siamo in territori post rock, quindi e se ci fosse giunta sta roba magari 4-5 anni fai avremmo pure gridato al quasi capolavoro, ora che aggiungere? Our Future Selves pianta dei colpi ben assestati di basso e batteria (l'intro e poi la coda di Be Kimball sono veramente riusciti), spesso il disco si fa più rarefatto con midtempo che perdono un po' mordente rispetto al prodigioso inizio con passaggi dall'andazzo orecchiabile, ma mai troppo faciloni e in cui puoi perderti senza grossi problemi. Un disco dalle varie sfacettature quindi, che però arriva un po' stanco alla fine, segno che forse il gruppo sta ancora guardandosi in giro sulla direzione giusta da prendere. O anche segno che forse le cose che stanno facendo stanno un po' strette pure a loro.