R.U.G.H.E. – S/T (Niente, 2009)

rughe_______________3

Non amo molto il radical minimalismo delle edizioni Niente, però non c'è dubbio alcuno che l'etichetta fondata dagli St.ride fornisca un porto sicuro per disagiati mentali di ogni sorta e per chiunque pratichi la musica "sperimentale" e che si può fregiare a ragione di un titolo del genere. Dirò di più, l'etichetta ligure fino ad ora sembra aver preso una direzione ben precisa ed oltre ad un'estetica sta gradualmente sviluppando un proprio suono, se questa poi sia solo un'impressione lo dirà solo il tempo. I R.U.G.H.E. sono un trio genovese che fra gli altri annovera quel Fabio Zuffanti che qualcuno di voi forse ricorda nei Finisterre, nella Maschera Di Cera ed impegnato a in diverse produzioni prog oppure in veste di solista.
Fatta questa dovuta premessa state pur certi che questo disco di prog non ha veramente nulla, al più mi ha ricordato qualcosa del circuito figo avant-industriale come le cose più sperimentali di alcuni Current 93 ma soprattutto dei Nurse With Wound, Zoviet France o di gente di quel giro. Non capisco se si tratti di campionamenti trattati ed effettati ad hoc o di materiali suonati dagli stessi e poi rimontati con un gusto bizzarro per le immagini sfuocate. Resta che quelle rare melodie che rimangono leggermente sotto alla superficie caratterizzano il lavoro quel tanto che basta da differenziarlo sia da alcune cose del giro elettroacustico che da alcune di quelle più propriamente freak. A tratti i R.U.G.H.E. sembrano cupi, a tratti acidi, ma comunque sempre molto presenti con un'idea della traccia ed anche con una fisionomia del pezzo, evitano quindi di fornire la solita track-list con le parvenze di una compilation dove un pezzo c'entra meno di nulla con l'altro. Il disco ha una sua fisionomia spiccata (un ritratto di Picasso, certo!!!). Riverberi, qualche colpo di delay sulle voci, collage filo dadaisti… insomma il parallelo al primo giro industrial non nasce proprio per caso.