La nostrana Shove, in combutta con un manipolo di altre etichette dedite a suoni non proprio da educande, ci propone questo 7” picture con due band provenienti dalla penisola dello Jutland. Da un lato i Redwood Hill, a metà strada fra HC e metal, entrambi rigorosamente post e in cartellone al prossimo Copenhell Festival dove faranno a valletti nientemeno che agli Iron Maiden. Sull’altro lato i conterranei Hexis, anch’essi frequentatori del giro hardcore ma con un suono da inceneritori di chiese, già autori di due LP e svariati singoli per etichette di prestigio come Music Fear Satan, Halo Of Flies e Swarm Of Nails: loro calcheranno uno dei palchi del Roskilde.
Nei cinque minuti e mezzo di Applewhite i Redwood Hill lavorano su cadenze mid tempo e toni epici che rimandano vagamente ai Neurosis pre Trought Silver In Blood – i meno saccheggiati e più hardcore – facendo loro tutto l’armamentario di chitarroni noise, rallentamenti doom, vocione alternato a cori solenni. Probabilmente più che al gruppo di Oakland attingono alle sue stesse fonti, realizzando una riuscita sintesi. Girando la facciata troviamo Tenebris, il brano degli Hexis, un assalto black metal all’arma bianca, con chitarre come folate di vento gelido, voce torturata e giri di batteria con cadenze da mitragliatrice, il tutto condito col suono enfatico e sporco d’ordinanza. Utilizzano solo metà dello spazio che il disco darebbero loro a disposizione, ma lo fanno con un’intensità che non lascia rimpianti: anche se non siete adepti del genere, due minuti e mezzo di salutare catarsi non vi potranno fare che bene. Pur senza proporre nulla di nuovo questo spit presenta, con un riuscito abbinamento, due modi di declinare diversamente la stessa materia scura, con intelligenza, furia e convinzione: merita senz’altro un ascolto.