Ranter’s Bay & Pablo Orza – ειμαρμενη (Kaczynski, 2020)

Fra le infinite collaborazioni che costellano il catalogo della Kaczynski quella fra Ranter’s Bay e Pablo Orza non l’avevamo ancora ascoltata, per quanto esistano alcuni precedenti usciti solo in digitale per Alg-a e Zeromoon. Ειμαρμενη (Destino, in greco)  combina, in varie modalità, i field recordings di Niet F-n e la chitarra/effetti/voce del musicista spagnolo (qui anche autore del libro-collage che accompagna il CD): lo schema non è mai fisso e l’idea di improvvisazione viene affrontata a 360°, non solo intendendola come musica senza partitura e senza appartenenza di genere, ma anche senza ruoli e rapporti definiti fra gli strumenti in gioco. Così ἄρχων 2 (arconte, sempre in greco) ha la forma di un dialogo fra le sei corde e l’elettronica, ἄρχων 3 di una dilatazione ambient/drone, ἄρχων 5 di un gioco chiamata-risposta con qualche vibrazione dub e solo la conclusiva ἄρχων 7 prende una forma abbastanza classicamente free con battiti sintetici, rumori in libera uscita, chitarra più corposa e beffarde voci beefheartiane. ειμαρμενη è musica esile ed enigmatica, minimale eppure complessa, dove la chitarra non suona quasi mai come una chitarra, privilegiando tocchi spigolosi e improvvisi, dove i field recordings rivelano raramente la propria natura e dove il silenzio prende forma in negativo, riempiendo gli spazi lasciati liberi dai suoni e ospitando inevitabilmente i rumori dell’ambiente circostante. Fra bricolage elettroacustico e gioco improvvisativo (ricordate che nulla è più serio di un gioco…), ειμαρμενη è un disco che non vi chiede abbandono ma attenzione e partecipazione: solo così potrete avvicinarlo e comprenderlo.