Radar Men From The Moon – Vomitorium (Fuzz Club, 2024)

Pesantezza cosmica da Eindhoven. I Radar Men from the Moon sono un progetto che imperversa nei Paesi Bassi ormai dal 2010. Forti dell’ingresso del nuovo vocalist Niels Koster la band, creata al momento da Glenn Peters alla chitarra, Tony Lathouwers e Joep Schmitz alle batterie, Niek Manders al basso e Bram van Zujlien a chitarra e sintetizzatori si distingue per la crudezza del suono, ottenendo un urgenza minimale e brutale a tratti. C’è dell’hardcore, del noise rock e del doom in una veste rigorosa, grigia, urgente e necessaria. Il primo brano è titolato Speech of the Hammer ed oltrepassa i nove minuti nei quali la pesantezza muta in diverse forme, così come le reazioni delle diverse parti colpite da un maglio sonoro.
Più avanti stacchi e linee vocali si fanno più hardcore in controtendenza con un titolo, Psychic Warfare, che prometteva ben altre suggestioni, anche se le batterie in coda al gruppo lasciano presagire attimi di sventura ai posteri ed ai nemici. Nei momenti più lenti l’idea vocale potrebbe riportare ad un Henry Rollins meno psicotico ma con la medesima intensità, qualità rafforzata da un suono che si fa caraollante il giusto, creando ambienti angusti ed ansiogeni. Brani che si accendono e si spengono come lampi nel buio, incisi motorik da balera d’oltrecortina in stati alterati di coscienza. Poi lo spazio più oscuro, i metalli e le tecnologie che si insidiano nel corpo umano facendone sfacelo, in cromatura androidea. My Body Is An Event si allontana dalla tribalità percussiva perchê non c’è più traccia di tradizione, ma mutazione con leghe e ruggini nuove, nello spirito, nel corpo e nella voce. Mutatis Mutandis Confusion è dritta, precisa ed appuntita, in perfetto equilibrio fra disperazione ed abisso mantenendosi entro un’orecchiabilità che lascia sgomenti, per concludere con una Open Door to Vices, degno finale di un album che è molto più di un disco, essendo una porta aperta su una voragine nello spazio profondo, in una carriera che ci è stata finora nascosta e che, ne siamo certi, ci riserverà moltissime sorprese.