Pufuleti – Gotico Romanzo (Funclab, 2024)

Pufuleti si muove lentamente ma il rischio di perdersi le sue azioni non può essere considerato. Chiediamo quindi venia per aver toppato il precedente Perle ai Porci insieme a Wun Two e Zutera riprendendo le fila con Gotico Romanzo, ennesimo album vocalmente drogato che unisce arie nebbiose e padane, come i Cypress Hill trasportati su un set di Pupi Avati. Il tutto sembra suonato da un grammofono con dei cali di tensione, i suoni della chitarra e della voce vanno a rilento, quasi entrando in un mondo di anestetico che profuma di consapevoleza del proprio ruolo.
Un ruolo piccolo, marginale nell’ordine delle cose, ma che se interrogato ci parlerà come sfinge evocativa. La commistione fra tedesco ed italiano quando accade strega e le scelte produttive trasportano Anticon e vecchi dischi melò in un mercatino di terz’ordine.
Pufuleti sembra essere il fantasma di un rapper, l’ombra di una musica che ci arriva da una temporalità indefinita, in un piano che non è il nostro e che porpio per questo ci affascina. LA squadra che accompagna il rapper è pressapoco la medesima di Perle ai Porci, anche se qui si aggiunge Fed Nance, ferrarese già sodale di Mezzosangue. Un rap che ha più a che vedere con il blues, che a tratti riprende i discorsi iniziati da Buck 65 in ipotesi affascinanti, ci svela un artista che riesce ad andare oltre la sua caratteristica primaria, quella vocale, trascendendo i messaggi ed obnubilandoci. Potrebbe essere un personaggio degli anni ’40 Pufuleti, a muoverso tra i fumi di un night club come scheggia impazzita di una piccola orchestra, Sublime come una sua canzone, recuperando stralci musicali in maniera discreta e stilosissima (per le quali tocca realmente fare i complimenti alla squadra di produzione, che ne cuciono tappeti in maniera elegantissima con fili preziosi) con una carica seduttiva e finanche erotica. Con Plancton va addirittura oltre, in una sorta di cantautorato animale riuscendo a calarsi in onde emotive completamente nuove, nelle quali le balene stesse ne riconoscono la statura. Jacopo Lietti suggella la finale Il giorno del tuo compleanno per un’ultima tormentata storia, lasciandoci con gli occhi umidi ed il cuore ancora una volta stregato da Giuseppe Licata…